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giovedì 21 marzo 2013
SPOILER Game of Thrones
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Fu nell’ormai lontano 2006 che David Benioff e Dan Weiss, co-creatori della fortunata serie targata HBO Game of Thrones, si sedettero per la prima volta con lo scrittore George RR Martin per parlare del progetto di adattamento televisivo della sua saga, ”Le cronache del ghiaccio e del fuoco”. Oggi si può affermare senza ombra di dubbio che i due creatori hanno vinto la sfida lanciata dallo scrittore, inizialmente scettico, perché la loro passione per i suoi libri, a detta sua, “è reale e assolutamente non forzata.”
Nessuno dei due era di certo un pivello del mestiere neppure all’epoca: di Benioff – nerd patentato, giocatore accanito di Dungeons and Dragons in gioventù – è la sceneggiatura di X-Men Origins: Wolverine, e di Weiss è la storia di un videogame di successo.
Benioff, inoltre, ha scritto nientepopodimeno che il suo primo romanzo, ”La venticinquesima ora” (mica pizza e fichi!) e lo ha sceneggiato in prima persona per il film omonimo di Spike Lee con Edward Norton.
Per chi non lo sapesse (ma ci sembra improbabile), Game of Thrones è basato sulla storia avvincente di diversi clan che lottano per il dominio nel regno immaginario di Westeros. (Benioff lo ha definito ”I Soprano nella Terra di Mezzo“, che rende magnificamente l’idea del plot dello show).
Con un cast stellare tra cui figura Peter Dinklage nel ruolo di Tyrion Lannister – il nano rampollo della famiglia più ambiziosa e potente della storia, i Lannister – lo show si è portato a casa ben 17 nomination agli Emmy e otto vittorie, tra cui lo stesso Dinklage come miglior attore non protagonista.
Di seguito, riportiamo alcuni stralci dell’intervista tenuta da Mother Jones con i due creatori della serie:
La lettura dei libri è un’esperienza coinvolgente e compulsiva, i fan dei romanzi ci daranno senz’altro ragione su questo. Solo una rete come la HBO, con le sue immense possibilità, poteva rendere giustizia all’immensità dell’opera di Martin. Inoltre, la rete ci ha concesso piena libertà di creazione, non eravamo vincolati a clausole restrittive. Il lavoro iniziale è stato lungo e tortuoso, tant’è che abbiamo impiegato ben quattro anni prima di giungere alla messa in onda del pilot. Abbiamo rinunciato ad altre opportunità perché amiamo questi libri e volevamo render loro giustizia ad ogni costo.
Naturalmente sapevamo di non poter fare questo fino in fondo, perché i libri includono personaggi e avvenimenti che la serie appena menziona, o talvolta purtroppo non menziona affatto. Eravamo consapevoli che non c’era modo di includere tutto quello che i libri raccontano perché nessun adattamento – cinematografico o televisivo che sia – può riuscire pienamente in questo. Vero è che in un linguaggio audiovisivo, risulta molto più stimolante scrivere di più personaggi contemporaneamente, piuttosto che raccontare di loro separatamente come accade per la struttura narrativa scelta da Martin.
In linea di massima siamo felici dell’impatto che lo show ha avuto sui lettori, che si sono dimostrati entusiasti della sua riuscita. Naturalmente non mancano i detrattori, ma sarebbe impossibile il contrario!
La cosa veramente incredibile, è che nessuno di noi due aveva fatto uno show televisivo prima di GOT, la nostra esperienza era soprattutto cinematografica. Ancora oggi, tutto quello che sta accadendo rappresenta una meravigliosa sorpresa per noi.
Anche per la rete si trattava del primo show fantasy in assoluto, dopo serial di ben altra tipologia come I Soprano o The Wire. Era tutta una grande scommessa, un salto nel vuoto. La vera sfida, era quella di coinvolgere un pubblico neofita rispetto ai libri e al fantasy in generale, persone che non sapevano distinguere una spada da un’alabarda! Ma la vera novità dello show è che tratta di personaggi assolutamente verosimili (e quindi suscettibili di identificazione da parte del pubblico anche quando si tratta di personaggi pressoché negativi come Theon Greyjoy), inscritti in un mondo fantasy dove le dinamiche del potere sono esattamente quelle che troveremmo in qualsiasi altro show di levatura storica.
La terza stagione sarà ancora più imponente delle prime due: stiamo girando in cinque paesi, con tre unità e un cast più grande dei precedenti. Spesso ci ritroviamo a girare in condizioni climatiche davvero assurde, come accade quando siamo in Islanda. Una volta stavamo girando su un lago ghiacciato, improvvisamente abbiamo sentito una crepa enorme aprirsi quasi sotto i nostri piedi e l’intera troupe è corsa spaventata verso la riva. Alla fine è stato divertente. E poi c’è il fatto che i membri della troupe islandese ci costringono a mangiare squalo fermentato! Ma la sfida più grande è quella di ricordarsi i 37 pezzi di abbigliamento che hai bisogno d’indossare la mattina prima di uscire, sempre se non vuoi morire congelato entro la fine della giornata!
appiamo bene delle critiche che i benpensanti hanno riservato per le numerose ed esplicite scene di sesso presenti nello show. Non prendiamoci in giro, il sesso attira l’attenzione ma il nostro scopo è ben più alto: è quello di mantenere viva l’attenzione dello spettatore anche in mancanza delle cosiddette sexpositions. GOT è uno show fantasy estremamente realistico, che racconta anche di passioni umane. Sarebbe impensabile e stucchevole, non rendere questo anche attraverso scene più spinte.
Se continuiamo così, Game of Thrones potrebbe durare per otto o nove stagioni, sempre che la HBO mantenga la voglia di continuare lo show.
FONTE-->http://www.telefilm-central.org/2013/03/21/game-of-thrones-david-benioff-e-dan-weiss-co-creatori-della-serie-parlano-della-loro-creatura
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