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lunedì 21 gennaio 2013

SPOILER THE ONCE UPON A TIME IL PRINCIPE AZZURRO


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Hai trascorso molto tempo a studiare a Londra e a lavorare con la Royal Shakespeare Company e con altri gruppi prestigiosi – che genere di esperienza è stata? Mi ha permesso di avere le basi migliori e più preziose. Ho imparato tantissimo lavorando con compagnie teatrali e con attori di quel calibro e mi sono innamorato delle salsicce e del purè di patate.

Poi hai ottenuto una parte rivelante nel film di successo dell’anno scorso “Thor”, com è stato esser lanciato sulla scena di Hollywood dopo anni di teatro? è stato incredibile e, allo stesso tempo, terrificante. Ho avuto solo tre giorni per ripassare prima di iniziare a girare, quindi è stato un ‘battesimo del fuoco’ [il momento del giudizio, concetto di derivazione biblica - N.d.T.] ma nelle mani del talentuoso Kenneth Branagh, non mi sono mai perso nel Bifrost [il ponte dell’arcobaleno nella mitologia norrena – N.d.T.]. La Marvel ha degli ottimi produttori ed è stato un grande piacere lavorare per loro. Che fantastica reintroduzione negli Stati Uniti.

C’è qualcosa che ti manca di Londra? Qualcosa che apprezzi degli Stati Uniti? Mi manca il teatro. Apprezzo tutto degli Stati Uniti; sono la mia casa.

Hai avuto una fantastica e rispettabile esperienza nel teatro, nel mondo cinematografico e nella televisione. In che modo si differenziano tra loro, secondo te? Tra i tre, in quale ambito preferisci lavorare? Sono tutti come il funambolismo, ma praticato a diverse altezze. Recitare in teatro è fare funambolismo in alto, in aria. Recitare in un film o nella televisione è fare funambolismo ad un’altezza un pochino più vicino a terra. Anche se tutti hanno degli elementi di rischio, tali rischi variano a seconda del livello. Penso che mi piaccia lavorare con la telecamera perché posso essere un po’ libero davanti ad essa. Essa dice sempre la verità. E più lavoro con la telecamera, più la guardo come un’amica.

C’è la possibilità che tu sia meglio conosciuto per il tuo ruolo in “Once Upon A Time”, dove interpreti una rivisitazione del Principe Azzurro. In passato hai parlato di come la tua interpretazione del Principe gli dia una profondità più umana, com è interpretare un uomo il cui solo nome lo precede? È fantastico interpretare un personaggio che è così onesto, coraggioso e buono. C’è qualcosa di confortante al riguardo e oggigiorno tutti quanti noi potremmo servirci un po’ di tali sue caratteristiche.

In passato hai parlato del tuo amore circa tutto ciò che riguarda Disney, com è riuscire a trascorrere ogni giorno nel mondo delle favole? Non è meglio rispetto al trascorrere ogni giorno in un mondo creato da maestri narratori di storie come i fratelli Grimm, Walt Disney e ora Adam Horowitz e Eddy Kitsis.

Quali sono i tuoi obiettivi a lungo termine? Per te, quale sarebbe l’ultima impresa come attore? Lavorare. Voglio continuare a raccontare delle storie e basta, non m’importa se lo faccio recitando, dirigendo o creando.

Se tu fossi il protagonista in una rivisitazione di un film classico, chi vorresti interpretare? Paul Newman in “Nick mano fredda”.

Cosa fai oltre a recitare? Hai degli hobbies? Scio. Ho appena iniziato a fare golf (sono leggermente preoccupato perché è diventato una mia ossessione) e faccio surf. Cosa stai ascoltando dell’iPod adesso? “Days of Speed” di Paul Weller.

Al momento, quali sono i tuoi programmi TV preferiti, oltre al tuo? “Downton Abbey” e “American Horror Story”

Hai qualche piccola fissazione? Odio il suono prodotto dalla gente che si lecca le dita.

Dopo l’esperienza d’esserti trasferito in mezzo alla cultura molto diversa di Londra, quali altre destinazioni ti piacerebbe poter testare? La Nuova Zelanda e Parigi.

Qual è quella cosa che ti assicuri di fare ogni giorno? Ridere.


FONTE-->http://enchantedtales.myblog.it/archive/2013/01/21/scoop-josh-dallas-ci-parla-della-sua-carriera-e-dell-interpr.html

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