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martedì 9 settembre 2014

THE ORIGINALS: REMIXING HISTORY

Quando la storia si ripete, quando invece prende vita. Il cast di The Originals con i suoi produttori ci raccontano come gli eventi storici legati alla città di New Orleans abbiano ispirato e influenzato la trama della season 1. (trascript di seguito)



Leah Pipes: Siamo fortunati ad avere dei geni come nostri scrittori.
Phoebe Tonkin: Loro vogliono davvero inserire il mondo in cui viviamo nello show.
Joseph Morgan: C’è un’infinita quantità di storie da raccontare da New Orleans.
Danielle Campbell: Quando cammini per New Orleans hai davvero questa specie di inquietante sensazione che qualcosa di magico stia accadendo.
Phoebe Tonkin: E portarlo nello show ai giorni nostri , è davvero un elemento interessante per lo show.

THE ORIGINALS: RIMESCOLANDO LA STORIA

Julie Plec: Amo questo show per molte ragioni, una è che il nostro team di scrittori è davvero splendido e un’altra è New Orleans stessa, come location.
Michael Narducci: In “The Vampire Diaries” stiamo scrivendo storie che sono ambientate nell’ immaginaria città di Mystic Falls. Con New Orleans devi un po’ onorare il fatto che stai scrivendo a proposito di una delle più belle e impressionanti città portuali del mondo. E una città portuale ha il vantaggio di avere tante influenze culturali diverse.
Charlie Charbonneau: Di per sé, fin dagli inizi, è stata un miscuglio culturale con tutte queste diverse fazioni; nel nostro show ci sono queste diverse fazioni soprannaturali . C’è molto fondamento storico in quello che stiamo facendo.
Michelle Paradise: Il posto attira proprio un eclettico gruppo di persone, artisti e cantastorie. C’è così tanto nel presente da cui attingere, per non parlare dell’incredibile e ricca storia che ha avuto. Ovunque cammini a New Orleans c’è una casa in cui vivono fantasmi o un convento in cui si crede ci siano vampiri. Qualunque cosa sia, ti circonda, è dappertutto.

LE RAGAZZE CASKET: BASATO SU UN EVENTO STORICO DEL 1700

Charlie Charbonneau: Ho questo libro che ripercorre proprio tutta la storia di New Orleans e c’è un intero capitolo solo sulle ragazze Casket.
Rebekah: Per secoli le persone sono venute a New Orleans in cerca di un nuovo inizio, come le leggendarie ragazze Casket.
Charlie Charbonneau: Io penso che le vera storia delle ragazze Casket sia un po’ più oscura di quella che abbiamo descritto nell’episodio.
Rebekah: Giovani donne dell’alta società giungevano dalla Francia con la promessa di sposare un vero e proprio gentiluomo di New Orleans.
Michelle Paradise: Erano donne che nel 1700 venivano portate a New Orleans per i coloni, per diventare le loro mogli.
Rebekah: Non sapevano che coloro che le aspettavano erano tutt’altro che veri e propri uomini e che non erano affatto gentili.
Charlie Charbonneau: Molte di loro hanno finito col prostituirsi e sono state violentate, uccise o sono morte di malattia o qualsiasi altra cosa.
Michelle Paradise: Pensavano che sarebbero andate nel nuovo mondo, una sorta di terra promessa, in questa nuova città… e poi le tradizioni di New Orleans, le persone credono che le storie di vampiri provengano da lì. Sono state ospitate nel convento delle Orsoline.
Bart Nickerson: Inoltre una finestra è sempre chiusa e, come narra la leggenda, non vedrai mai le imposte della soffitta aperte.
Rebekah: Oh…eccovi quì signorine. Tutti gli uomini cattivi se ne sono andati.
Charlie Charbonneau: Quando abbiamo visto per la prima volta Rebeka nel flashback in cui ha salvato le ragazze Casket, lei dice…
Rebekah: Le ragazze devono stare unite.
Charlie Charbonneau: E poi, nel presente, quando assiste alla caccia di Davina da parte di Klaus e Marcel…
Klaus: La nostra arma segreta è scappata.
Charlie Charbonneau: E a quello che sta passando Cami, Rebekah ricorda quello che aveva detto loro.
Davina: Perché lo stai facendo?
Charlie Charbonneau: Cioè che le ragazze devono stare insieme.
Michelle Paradise: È come se la storia che stiamo raccontando nel presente sia il riflesso nei giorni nostri di quello che è accaduto nel passato e quindi le ragazze Casket sembravano il contesto perfetto per questo.
Charlie Charbonneau: In un show sui vampiri, quando leggi questo in un libro dici: “E’ un’idea per un episodio! Fatto! Ho finito il mio lavoro,ora posso prendermi il resto del giorno libero”.

MISTICISMO E PROIBIZIONISMO: BASATO SU UN EVENTO STORICO DEL 1919

Michael narducci:La trama dell’episodio 1×12 ha queste streghe in un cimitero nello stile di New Orleans, città dei morti, e ci viene presentato questo individuo, Papa Tunde.
Papa Tunde: Streghe del Quartiere Francese, grazie per la vostra accoglienza. È bello stare tra gente di fede.
Michael narducci: Lui è stato creato simile a molte persone a New Orleans, affascinato dalla storia del Signore. È un praticante di magia sacrificale; fa un sacrificio e, con esso, ha intenzione di svolgere la sua missione, la sua intenzione di essere un leader per queste persone.
Papa Tunde: Voi accetterete la mia famiglia nella vostra Congrega, e me come vostro leader.
Michael narducci: Così si giustappongono lo sfondo magico e i dettagli della stregoneria con gli uomini in giacca e cravatta seduti in un incontro privato mentre discutono dell’arrivo dell’era del proibizionismo.
Elijah: Mio fratello e io controlliamo il porto della città ma, con il proibizionismo che diverrà presto legge territoriale, ci sarà un aumento della presenza dei federali, che noi preferiremmo evitare.
Michael Russo: La cosa divertente è stata tornare ai flashback del 1919 nell’episodio. Gli anni ’19 erano anni di transizione per la città, il proibizionismo stava venendo fuori e anche il mondo della criminalità stava per portare il potere dalla famiglia matriarcale verso un nuovo regime; così abbiamo potuto mettere un piccolo accenno al mondo della criminalità.
Klaus: Voi due siete del clan della famiglia Guerrera, un brutale branco di ladri e assassini, e questo è niente in confronto a ciò che diventate quando c’è la luna piena, non è così?
Michael Russo: La città non è in transizione solo in superficie ma anche nel mondo soprannaturale con l’arrivo di Papa Tunde e di un nuovo tipo di magia, una magia mai vista prima nello show, la magia sacrificale. Legarla più alla tradizione Runica ci ha permesso di farlo in modo molto più semplice, e ho trovato che fosse molto divertente.
Celeste: Quì c’è il negozio Voodoo “Jardin Gris”. Vuoi curiosare per una ex?
Bart Nickerson: Ricordo di essere rimasto molto colpito da questa specie di conversazione generica e dal senso di naturalezza nei confronti di cose soprannaturali.
Chris Hollier: New Orleans ha di suo una natura gotica e spettrale, storie di fantasmi. Ne è ha così tante già di per sé che ci è sembrata un ottimo trampolino di lancio.
Ashley Lyle: E ne parlano con nonchalance, del tipo: “Sì sì, c’è un fantasma in quella casa…e c’è quest’altra volta in cui qualcuno ha lanciato una maledizione su di me”. E tu ti domandi: “Come può questa non essere la cosa più importante che ti è accaduta in tutta la tua vita?” E loro: “Oh, ormai è successo.”
Bart Nickerson: Sì esatto, come se non fosse importante.

L’EPIDEMIA DI INFLUENZA: BASATA SU FATTI STORICI DEL 1919

Ashley Lyle: “Long Way Back From Hell”, è l’episodio in cui la strega Genevieve tiene Rebekah e Klaus come ostaggi in un vecchio sanatorio, in cui aveva lavorato come infermiera volontaria durante un’epidemia dì influenza nel 1919. L’episodio inizia proprio con l’inquadratura della location. A noi è venuta l’dea del sanatorio proprio guardando il posto in cui avremmo dovuto girare.
Rebekah: Come ho fatto ad arrivare qui?
Ashley Lyle: Poi abbiamo pensato all’epidemia d’influenza, che credo sia avvenuta prima in realtà, e quello è stato il momento in cui abbiamo deciso che Genevieve sarebbe stata un’infermiera; quindi gran parte della storia è venuta fuori dal contesto storico.
Charlie Charbonneau: In ogni singolo episodio attraversiamo una sorta di interruzione della tabella di marcia e degli schemi e Julie ci dice: “Perché stiamo raccontando questo a proposito di New Orleans? Qual è lo splendore di New Orleans?”
Michelle Paradise: Amo scrivere per uno show che è ambientato in un posto che ha così tanta storia perché ci sono tante vicende che sono già lì e da cui puoi prendere ispirazione. Può aiutarti per una battuta, per creare un evento, può essere la fonte di un episodio.
Diane Ademu-John: Per esempio, nell’episodio “Le Grand Guignol”, gli eventi si svolgono nei luoghi della città, e viene bruciato il Teatro dell’Opera di New Orleans.

IL TEATRO DELL’OPERA: BASATO SU FATTI STORICI DEL 1919

Diane Ademu-John: Sapevamo da “The Vampire Diaries” che Mikael trovò Rebekah e Klaus a Chicago nel 1920, quindi la nostra storia doveva avvenire qualche tempo prima: Mikael prova a cercarli a New Orleans, e così abbiamo fatto tutto il processo inverso.
Michael Narducci: Sapevamo che gli Originali erano fuggiti da New Orleans ad un certo punto nella prima parte del XX secolo.
Diane Ademu-John: E, come sai, il Teatro dell’Opera è bruciato nello stesso anno in cui è ambientata la nostra storia.
Michael Narducci: Così abbiamo detto: “Ok, Mikael sarebbe apparso e avrebbe architettato un’imboscata proprio al Teatro dell’Opera”, e questo è quello che è successo ai nostri personaggi 100 anni fa.
Mikael: È giunto il momento dell’atto finale di “Le Grand Guignol”. Dove sono i miei attori?
Diane Ademu-John: In una coincidenza davvero strana lo spettacolo rappresentato, quando il Teatro dell’Opera bruciò, era la storia di un padre che cerca di uccidere il figlio, quindi non abbiamo dovuto inventarlo, era già lì, in quella bellissima opera.
Klaus: Mentre noi fuggivamo per salvarci la vita, lui bruciò tutto riducendolo in cenere.
Chris Hollier: C’è qualcosa di divertente nel mischiare realtà e finzione ed anche che ci sia del vero durante la tregua che stringono.
Klaus: Ricordi, nel 1720, la disperazione del Governatore che voleva assicurarsi il nostro aiuto per stabilire i confini della città?
Chris Hollier: Abbiamo messo la nostra storia nella loro storia.
Klaus: Lui ci ha offerto del vino, donne succinte, rumoroso cameratismo finchè non ha avuto i suoi “Sì”.
Diane Ademu-John: New Orleans sembra avere tutto, da una ricca storia Americana ma anche una ricca tradizione di storie sui fantasmi e sui vampiri… quindi c’era una trama davvero molto profonda da mettere in atto.
Klaus: Sono fuggito dall’Europa e sopravvissuto agli oceani, preferiresti che arrivassi affamato sulle rive della nostra nuova patria?
Michelle Paradise: Questo sembra davvero l’unico posto possibile per i nostri personaggi e noi non vogliamo raccontare storie che possono essere narrate in qualunque altra serie. Il nostro telefilm è ambientato a New Orleans, ma contemporaneamente New Orleans è uno dei personaggi in ogni singolo episodio. Questo ci incoraggia e ci permette sempre di tornare alla città stessa e fare in modo che questo non sia solo un episodio di televisione ma un episodio di “The Originals”.


https://www.youtube.com/watch?v=cpOhw949xe8

fonte-->http://www.moonlightitalia.com/vampirediaries/?p=38591

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