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venerdì 2 novembre 2012

SPOILER THE VAMPIRE DIARIES TEORIA SULLE FOTO PROMOZIONALI DAL SITO http://www.moonlightitalia.com/vampirediaries/?p=5127

SPOILER THE VAMPIRE DIARIES TEORIA SULLE FOTO PROMOZIONALI DAL SITO http://www.moonlightitalia.com/vampirediaries/?p=5127
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I TRE PROTAGONISTI
DAMON, STEFAN, ELENA
Le raffigurazioni di Damon, Stefan ed Elena presentano uno stesso simbolo sulla cornice in alto: si tratta di un cuore. Come è ovvio, il suo significato principale nella simbologia è l’Amore. Con la parola Amore, tuttavia, si possono indicare moltissimi sentimenti in parte differenti: c’è l’amore romantico e passionale di due persone innamorate, l’amore platonico, l’amore per la famiglia, per gli amici, per gli animali; ma il termine viene anche utilizzato per definire l’intensa passione per qualcosa, o come forma di dedizione totalizzante a un ideale. Cuore è quindi il simbolo di tutto ciò che ci appassiona, che ci infiamma, che ci entusiasma. Ed in generale rappresenta tutte le forme di affettività ed emozioni.
Un simbolo calzante per rappresentare il nostro trio dove viene mostrato un legame indissolubile tra due fratelli, il loro amore per una stessa donna e il sentimento intenso e profondo della stessa rivolto verso due individui dalle personalità così differenti: l’amore fraterno, l’amore romantico e un affetto idilliaco.
Passiamo ad analizzarli singolarmente.
 
 DAMON
Frase: Sanguinis Est Reatus —> Il Sangue E’ Responsabilità
Damon presenta pochi simboli: il cuore e le spade che puntano verso di esso, in alto, e i chiodi sotto la frase nonché, forse, sulla mano.
Dell’analisi del cuore, così come di quella delle spade, abbiamo già parlato prima. Veniamo, dunque, ai chiodi.
A livello simbolico i chiodi, per il fatto di essere appuntiti, rappresentano e sono in grado di richiamare gli spiriti e le forze oscure che possono rivelarsi negative. Ma essi hanno anche un’altra funzione: quella di fissare. E per questo assumono anche una valenza positiva, in determinate circostanze. Varie sono le superstizioni sui chiodi che si sono diffuse dall’antichità ad oggi: si dice, per esempio, che trovare un chiodo sia un segno di fortuna. In epoca medievale si pensava che mettere un chiodo sulla porta potesse servire a tenere lontani i fantasmi, le forze negative e gli animali feroci. Credenze dal valore diverso, che trasformano un oggetto di uso comune in un elemento dai molteplici significati.
Nei sogni, ferirsi con i chiodi rappresenta situazioni che confrontano il sognatore con qualcosa di doloroso e difficile sul piano della realtà, o con aspetti psichici castranti e critici. Il chiodo nei sogni può far prendere coscienza di un lato “pungente” e acuto presente nel carattere o in ciò che si sta vivendo.
Il chiodo o i chiodi sono duri, rigidi e appuntiti e proprio questa rigidità, come la capacità di penetrare, sono ciò che nel simbolo onirico emerge con maggior forza.
Alla luce di quanto esposto, sembra sia possibile ricondurre i significati dei simboli a Damon ed alla sua personalità.
Il cuore rappresenta non solo l’amore che lo lega a Stefan ed Elena, ma anche il centro del suo essere, la sua vera essenza, e, in quanto equivalente del sole, può significare che essa è positiva, nonostante tutta l’oscurità che Damon ha attraversato e ha portato. Come evidente a tutti o quantomeno ai più, infatti, nonostante il suo caratteraccio, il suo essere orso, Damon, in realtà, ha un grande cuore ed è capace di grande amore, inteso in senso lato.
Dall’equivalenza del cuore col sole può discendere un ulteriore significato. Il sole, invero, è simbolo di regalità. Ora, sappiamo che lui e Stefan fanno parte di una delle cosiddette “Famiglie Fondatrici” di Mystic Falls, vale a dire che rientrano nella più “alta nobiltà” della cittadina; inoltre discendono da Klaus, uno degli Originari. E, se analizziamo la linea da cui discendono, scopriamo che, in verità, il sangue dei Salvatore è meno “diluito” di quanto Klaus pensasse. La linea di sangue, infatti, è così composta: Klaus —> Mary —> Rose —> Katherine —> Damon e Stefan.
Orbene, risulta evidente che, per essere una linea di sangue sviluppatasi in quasi 900 anni, i passaggi sono ben pochi.
Le spade simboleggiano la sua forza ed il suo ardimento, palesato più volte durante le tre serie passate, ed anche in queste tre prime puntate della quarta serie.
Tale caratteristica era evidente anche quando egli era umano. Ricordiamo, infatti, che Damon era un soldato della Confederazione degli Stati del Sud, durante la Guerra di Secessione Americana.
Aveva disertato, è vero, ma solo nel 1864, quando la guerra si avviava, ormai, verso la sua conclusione. Atlanta, infatti, come scopriamo nel flashback, durante la prima serie, era già caduta in mano ai soldati dell’Unione. Damon, inoltre, non aveva disertato per mancanza di coraggio, ma perché non credeva nella causa e non vedeva motivo di sacrificarsi per una cosa in cui non credeva.
Le spade sono, altresì, simbolo della sua dualità, del suo essere in bilico, così come lo sono Stefan ed Elijah, fra luce ed ombra. E ora, rappresentano il suo opporsi al male.
Quanto ai chiodi, in base ai significati riscontrati, essi possono rappresentare il suo carattere duro e a tratti inflessibile, che a volte lo porta ad essere cieco, nonché pungente. Di certo, quest’ultimo è un aggettivo quantomai appropriato, per il carattere di Damon.
Sembra plausibile affermare, tuttavia, che i chiodi rappresentano anche le esperienze dolorose che egli ha attraversato e che dovrà attraversare. Sulle sue spalle, Damon porta la consapevolezza delle vite spezzate non, come capitato a Stefan, per una sorta di “malattia”, bensì per scelta, poiché aveva abbracciato un certo modo di essere.
E se Stefan, giustamente, porta dentro di sé il senso di colpa per gli orrori commessi, a maggior ragione deve portarlo Damon, il quale, per anni, non ha nemmeno cercato di migliorarsi, di tornare ad essere quello che realmente era. Ha lasciato che l’odio e la rabbia lo “consumassero” e lo tenessero immerso nell’oscurità. Come gli sbatte in faccia Elena, nella prima serie: “La gente muore attorno a te. Importa e tu lo sai!”.
Inoltre, ora Elena è diventata un vampiro, poiché aveva in corpo il suo sangue. E’ stato certamente un bene che lei l’avesse, ma in qualche modo lui ne sentirà la responsabilità. Già la sente, come abbiamo visto nelle prime tre puntate di questa quarta serie.
Egli avverte, altresì, la responsabilità nei confronti di suo fratello. Al momento il loro rapporto è teso e probabilmente lo sarà ancora, in futuro, ma questo non cancella di certo l’amore che Damon ha nei confronti di Stefan, né il suo desiderare che il fratello minore trovi definitivamente equilibrio e pace per la natura fisica che li caratterizza. Se ci soffermiamo ad analizzare ciò che abbiamo visto, inoltre, è evidente che ha sentito della responsabilità anche verso Caroline, la quale, al pari di Elena, si è trasformata perché aveva in corpo il sangue di Damon, che lui le aveva dato per salvarle la vita: nonostante all’inizio, dopo che lei si era trasformata, volesse ucciderla, quante volte, poi, è andato a salvarla e, in genere, ad assicurarsi che lei fosse al sicuro? Farò solo alcuni esempi:
Tyler, Bill, Klaus…
Damon non dà a vedere di sentire, ma sente eccome. Ed il sangue, sempre e comunque, è responsabilità.
 
 STEFAN
Frase: A VENIT HONOS SALUTEM —–> DALL’ONORE DERIVA LA SALVEZZA
L’immagine di Stefan, oltre al simbolo del cuore, presenta: due croci stilizzate ai lati della cornice ma potrebbe trattarsi anche di due ancore (non è un caso la difficile identificazione ed a breve spiegherò il motivo), le chiavi decussate ed, infine, in basso possiamo notare una serratura sotto la frase latina “A venit honos salutem” (Dall’onore deriva la salvezza).
In riferimento a Stefan, il cuore ci riporta alle parole pronunciate da Emily: “…even in death, your heart is pure, Stefan. I sense that about you. That will be your curse”. Anche se nella Morte il suo cuore rimane puro, non si libererà mai del suo lato oscuro, potrà solo tentare di domarlo. Due entità (Bene e Male) si contenderanno in eterno la sua coscienza per prendere il sopravvento: la sua Maledizione. Un essere maledetto, dannato, che non ha, tuttavia, perso la sua assoluta dedizione ai propri valori, conservando nonostante tutto una coscienza che lo porta a perseguire un ideale incontaminato di giustizia, e che non può fare a meno e non riesce a smettere di amare. La fedeltà ai propri principi costituisce la sua salvezza, come suggerisce la frase che è stata scelta per lui; ed il cuore - nel suo significato simbolico di spiritualità, emotività, moralità, insita nell’essere umano – ben lo rappresenta. Un tempo si riteneva che il cuore fosse la sede della mente umana, indica il centro dell’essere, la sua anima; è il luogo della decisione, della verità, il luogo in cui si svelano i significati profondi, al di là delle connessioni stabilite dalla razionalità. Inoltre, esso è equivalente al simbolo del sole: il primo centro dell’essere, il secondo centro del cielo. Tutte e due simboli positivi della vita.
Per quanto riguarda quelle che sembrerebbero essere delle croci. Come tutti sappiamo, la croce è un simbolo cristiano riconosciuto in tutto il mondo; una rappresentazione stilizzata dello strumento usato dai romani per la tortura e l’esecuzione capitale tramite crocifissione, il supplizio che secondo i vangeli e la tradizione cristiana è stato inflitto a Gesù Cristo. Tuttavia si tratta di una forma simbolica molto antica, un archètipo che prima del cristianesimo aveva già assunto un significato universale: rappresenta l’unione del cielo con la terra, della dimensione orizzontale con quella verticale, congiunge i quattro punti cardinali ed è usata per misurare e organizzare le piante degli edifici e delle città. Ma anche l’ancora è un simbolo cristiano, e la sua forma antica è quella delle prime ancore marine con due bracci che si incrociavano, a volte con un anello alla sommità dove si passava la corda. Ma proprio per la sua forma caratteristica, divenne ben presto un modo alternativo per rappresentare la croce cristiana, specialmente in un periodo in cui era pericoloso rivelare la propria appartenenza religiosa. Così bastò aggiungere una barra a metà asta divenendo di fatto una croce velata. Ecco perché potrebbe benissimo trattarsi sia dell’uno che dell’altro simbolo.
Per quanto riguarda la simbologia della chiave, il potere attribuitogli si perde nella notte dei tempi. Essa ha la doppia funzione di aprire o di chiudere, ha il potere di modificare uno stato, una situazione e chi la possiede è a sua volta investito di questo potere. Nello spiritualismo dei tarocchi, le chiavi rappresentano la rivelazione di un mistero e un indizio offerto al depositario; la cooperazione fra intelletto (in testa alla chiave) e azione all’estremità della serratura in quanto il suo significato rimanda spesso a ciò che è ancora serrato, e che richiede tenacia e intelletto. Tramite il passaggio delle chiavi del Regno dei cieli da Cristo a Pietro, il simbolo è giunto a significare l’autorità della Chiesa e, anche nell’arte, le chiavi sono simbolo di San Pietro. E dell’Apocalisse: nella Rivelazione di Giovanni, un dragone precipita nell’abisso infernale mentre un angelo brandisce le chiavi del regno dei Cieli. Come tali, le chiavi rappresentano il viaggio verso il paradiso dell’illuminazione spirituale. E questo ci rimanda alle chiavi decussate che Stefan tiene nella mano sinistra, uno dei simboli dello stemma del Vaticano rappresentante il legato che Gesù Cristo ha lasciato a San Pietro (quello della custodia delle chiavi del regno) e quindi alla cristianità.
La serratura così come le chiavi sono legate al simbolismo della porta: luogo di transizione che rimanda ad un nuovo spazio di esistenza; e poiché il foro della serratura della porta viene considerato un simbolo femminile, io ravviso un riferimento ad Elena ed al suo passaggio da un livello all’altro dell’esistenza, da un “prima a un dopo”, da una vita da umana ad una da vampira. La porta è, infatti, elemento di identificazione con la vita, che non è altro che un continuo varcare soglie, attraverso il passaggio da una fase all’altra. Passaggi che l’individuo attraversa per accedere da una stanza all’altra; dal momento del primo ingresso nell’edificio, con la nascita, e attraverso una serie di transiti intermedi fino all’uscita che avviene con la morte, ma che può costituire, a sua volta, passaggio verso altri edifici, trasformando l’intero percorso effettuato durante la vita in una tappa verso l’aggregazione al mondo ultraterreno. In epoca medievale, infatti, la porta del Regno dei Cieli simboleggiava l’ingresso nella vita eterna. Quindi un’interpretazione potrebbe essere: Stefan che avrà il compito di guidare Elena in questa sua nuova “vita” da immortale, impedendole di precipitare nelle tenebre e perdere la sua umanità. Salvare la sua anima: la parte spirituale ed eterna di ciascun individuo, che continua a vivere anche dopo la morte fisica.
 
 ELENA
Frase: TENETUR PER SANGUINEM —–> VINCOLATA DAL SANGUE
L’immagine di Elena, oltre al simbolo del cuore, presenta due rose stilizzate ai lati della cornice e la frase latina “Tenetur per sanguinem” (Vincolata dal sangue), enfatizzata dai polsi sanguinanti e immobilizzati da corde.
La frase e la posa sono inequivocabilmente un richiamo al passato e alla sua condizione prima della trasformazione, il fardello di essere la doppelganger: il cui sangue era un potente elemento che serviva a legare gli incantesimi e creare il Male. Tuttavia, non è da escludere un secondo significato riferito al futuro. Continuo a pensare alle parole pronunciate da Klaus, nell’episodio “The rager”, prima che le facesse bere il suo sangue per guarirla: “A quanto pare, potresti tornarmi utile in fin dei conti”. Cosa intendeva il nostro ibrido Originario? Si riferiva al potere del sangue della dopppelganger? Non credo. Se pensiamo a Katherine, si è rivelata “inutile” dopo essersi trasformata. Deve esserci dell’altro. Oppure, la frase e la posa potrebbero essere semplicemente un richiamo alla sua condizione di neo vampira, in quanto adesso è schiava della sete di sangue; questo, però, è un aspetto comune a tutti i vampiri.
Troppi interrogativi e nessuna ipotesi convincente. Per ora.
Ma torniamo alla nostra analisi.
II significato della rosa, simbolo associato ad Elena anche in un precedente poster promozionale, si riallaccia a Stefan e al ruolo che, i suoi simboli suggeriscono, avrà nel corso di questa stagione. Vediamo perché, secondo l’interpretazione che ho colto. Da sempre considerata l’emblema della bellezza e dell’amore, la rosa possiede, in realtà, una complessa simbologia legata all’esoterismo: simbolo di perfezione e purificazione nello spirito ma anche di dolore e fragilità, rappresenta in definitiva la vita e una nuova dimensione coscienziale dell’individuo. Ed a questo proposito, poiché il significato della rosa in Occidente è identico a quello del loto in Oriente, è interessante la simbologia di quest’ultimo: incarna il risveglio spirituale e il cuore puro del saggio che non si lascia offuscare dalle tenebre circostanti (un chiaro riferimento alla simbologia del cuore sopra descritta).
Essa è l’immagine per antonomasia della realtà in divenire, e per la sua forma si ricongiunge ai significati simbolici del pentacolo e della stella a cinque punte. La rosa stilizzata a cinque petali rappresenta, infatti, l’elevazione spirituale dell’uomo e, in quanto tale, l’evoluzione, la transizione dallo stato profano allo stato sacro; mentre quella con otto petali è simbolo di rigenerazione (per questo, presumibilmente, le rose venivano portate sulle tombe degli avi e offerte ai defunti).
Per quanto riguarda il richiamo al pentacolo, a differenza di quella che è stata per secoli una credenza popolare, il suo significato originale non era negativo, o correlato alla figura di satana. Esso venne infatti, come tutti i simboli pagani, trasformato in simbolo demoniaco e legato alle forze oscure col diffondersi della religione cristiana. Il pentacolo è una rappresentazione dell’insieme dei processi su cui si basa il cosmo. Le cinque punte del pentagramma interno simboleggiano i cinque elementi metafisici dell’acqua, dell’aria, del fuoco, della terra e dello spirito. Questi cinque elementi sintetizzano quelli che sono i gruppi in cui si organizzano tutte le forze elementali, spiritiche e divine dell’universo. Questo processo inizia dall’elemento dello spirito, il quale si manifesta dando origine a tutto ciò che esiste. La creazione si verifica partendo dalla Divinità e scendendo verso la punta in basso a destra, simboleggiante l’acqua, ovvero la fonte primaria e sostentatrice della vita sulla Terra. Dall’acqua ebbero origine le primissime forme elementari di vita, le quali poi evolsero con il passare dei millenni staccandosi dall’elemento primordiale. Dall’acqua il processo creativo risale verso l’aria, la quale rappresenta le forme di vita sufficientemente evolute da potersi organizzare da sole, prendendo coscienza del proprio se. Questi esseri, dalla loro innocenza, si evolvono e si organizzano moralmente e tecnologicamente, procedendo lungo la linea orizzontale verso la terra a destra. La terra simboleggia il massimo grado di evoluzione che un’epoca può supportare, quando questo diviene troppo ingente avvengono delle ricadute, sotto vari punti di vista, ma innanzitutto sotto il profilo spirituale. L’essere si allontana dallo spirito, degradando verso il basso, il fuoco, simboleggiante l’apice della degenerazione. In seguito alla depressione avviene però sempre una ripresa, un ritorno alle origini, in questo caso allo spirito, l’essere umano riscopre la spiritualità. Il pentacolo è dunque una riproduzione in miniatura del processo creativo e immanente che regge l’universo. Ma bisogna fare attenzione a distinguere quello che è però il significato attribuitogli dai pagani da quello che è il significato per il quale lo utilizzano i satanisti. Essenzialmente il significato base è in entrambi i casi quello sopra descritto, ciò che cambia nelle due versioni del pentacolo è la posizione degli elementi: per il Neopaganesimo il pentacolo va rivolto verso l’alto, in quello che è il suo orientamento tradizionale e lo spirito posto in alto simboleggia il rapporto che deve intercorrere tra la spiritualità e il mondo materiale, in cui la prima deve prevalere. Il significato satanista, invece, è decisamente negativo ed abbiamo un ribaltamento della figura pentacolare: in questo secondo caso, infatti, la materia (fuoco e terra) viene posta in alto, simboleggiando la sua predominanza sullo spirito.
Altre interpretazioni vedono nel Pentacolo non solo una rappresentazione del rapporto tra il mondo divino e quello fisico, ma anche una rappresentazione della figura umana. Facendo riferimento al celebre Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci appare evidente come il pentagramma possa essere la rappresentazione schematizzata di un corpo umano con braccia e gambe divaricate. Il cerchio che attornia il pentagramma sta poi a simboleggiare l’infinito; dunque questa alternativa interpretazione simboleggerebbe la relazione che accomuna l’uomo all’infinitezza dell’universo e alla sua valenza mistica, ovvero la Divinità. Le tre punte superiori, inoltre, rappresentano i tre aspetti attraverso cui si manifesta la Divinità, ovvero la Dea triplice del Druidismo e della Wicca. Le punte inferiori rappresentano invece il Dio nei suoi due aspetti di fertilità e di divinità dell’aldilà. I due spazi contenuti tra le tre superiori, sommati allo spazio contenuto tra le punte sottostanti, sempre ad interpretazione druidica e wiccan, rappresentano i tre gradi del rito iniziatico, mentre i restanti spazi laterali sono la rappresentazione dei due principi cosmici della Wicca, il maschile e il femminile, il Dio e la Dea, dall’interazione dei quali scaturisce tutta la manifestazione.
Anche nella mitologia riscontriamo un riferimento al Pentacolo. Ecate, dea degli inferi, era talvolta raffigurata coronata di rose a cinque petali, e inoltre nella simbologia esoterica dei numeri, il numero cinque (simbolo della vita universale, dell’individualità umana, della volontà, intelligenza ispirazione e genialità) indica la fine di un ciclo (4) e l’inizio di uno nuovo (4+1). Esso simboleggia l’evoluzione verticale, il movimento progressivo e ascendente; ed essendo il numero dell’uomo, come mediano tra terra e cielo indica la possibile trascendenza verso una condizione superiore; tuttavia trattandosi di un numero eminentemente umano si trova ad essere, come tale, simbolicamente suscettibile di deviazione dall’ordine spirituale che gli conferisce invece valenze positive. Il numero cinque, infatti, come tutti i numeri dispari genera attività che può intendersi nella forma positiva di evoluzione, movimento progressivo di elevazione, oppure in quella negativa di involuzione, di discesa e di degradazione. Il quinario collega l’alto con il basso, e può far tendere verso uno di questi poli. Il suo valore positivo o negativo è bene rappresentato dalla figura geometrica del pentagramma: quando il pentagramma è dritto si identifica con l’uomo (stella a cinque punte), nella sua valenza positiva; quando invece è capovolto assume un valore negativo, attributo delle forze del male.
Tutto questo ci riporta ad Elena ed alla sua nuova condizione di vampira, che potrebbe trascinarla nelle tenebre; ed a Stefan, le cui chiavi decussate sono il simbolo di quello che sarà il suo compito: salvarla dall’oscurità che minaccia di sopraffarla.
 


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