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sabato 31 gennaio 2015

LE CASE DEI FANTASMI Castello di Cortanze

Comune di Cortanze si trova in Italia, Regione Piemonte, Provincia di Asti:

La presenza nel Castello di Cortanze, in certe notti e in certe circostanze, è attestata in luci e ombre che ricordano una donna dal capelli lunghi, con una grande
veste chiara, con una grande veste chiara, identificata con Viola Maria Galante dei Roero di Cortanze, figlia del conte Ercole, scomparsa in giovane età dopo una travagliata vicenda d’amore e morte.

Viola, raccontavano i nonni e le nonne nelle serate di veglia davanti al fuoco o nelle stalle del vicinato, s’era sciaguratamente invaghita del giovane parroco. Lo seguiva dalla finestra della sua camera nella torre dal castello che domina la chiesa dell’Annunziata.

Un amore impossibile e soprattutto non corrisposto dal religioso, il cui nome è scomparso insieme a molti atti dalla parrocchia. Viola non si era mai data per vinta fino all’orlo della follia: una domenica d’autunno, Viola era scesa dal castello, era entrata in chiesa dalla porticina riservata ai nobili del paese, aveva estratto un lungo coltello dalle ampie vesti ed aveva trafitto davanti a tutti il parroco che si accingeva a celebrare la Messa Grande. Gli uomini, tra un bicchiere e una partita a scopa, danno un’altra versione: il parroco è meno insensibile alle offerte della contessina Viola e la tresca, finita sulla bocca di tutto il paese, scatena le ire e le minacce del focoso Ercole Roero che, al colmo dell’esasperazione per l’onta provocata dalla sciagurata, rinchiude lei nella torre e fulmina lui con un colpo di spingarda sparato da quella finestra galeotta cogliendolo, anche in questa versione, sull’altare mentre celebra la Messa Grande. Per Viola, nei due casi, nessun perdono. Condannata da tutti, non troverà pace “nè da viva, né da morta”. Questa è la leggenda.

Il castello, la torre, la camera circolare sono reali. La parrocchia ha resistito ai secoli, prima sconsacrata, poi riconsacrata e la porticina riservata ai nobili è stata stranamente murata molto tempo fa. La camera circolare è diventata la camera da letto della “suite” degli sposi, dove passavano le coppie in luna di miele ospiti del maniero. Di fronte alla camera circolare c’è il campanile con i 12 rintocchi di mezzanotte. L’ora di Viola Maria Galante contessina dei Roero di Cortanze che ancora oggi, in certe notti e in certe circostanze, non trovando ancora pace, cercherebbe in quella camera ciò che non trovò da viva.


fonte-->http://www.astigiando.it/place/il-fantasma-del-castello-di-cortanze/

LE CASE DEI FANTASMI A VENEZIA

VENEZIA- Vicino al ponte di Rialto c’ è un bellissimo campiello, chiamato del Remer perché vi erano botteghe che fabbricavano remi, uno dei più belli di Venezia. Questo luogo meraviglioso, circondato da edifici quattrocenteschi, fu teatro di una terribile storia.

Nel 1598 passava di là il Doge Marino Grimani con le sue guardie, quando sentì una donna gridare; si recò sul posto con i suoi uomini e trovò la nipote Elena che cercava di scappare dal marito inferocito, che l’accusava di tradimento. Il doge e le sue guardie cercarono di difenderla, ma il marito, pazzo di gelosia, afferrò una spada e decapitò la donna. Il doge inorridito, mandò l’uomo a Roma con la testa della moglie perché fosse il papa a deciderne la punizione, ma questi non volle saperne, così l’omicida tornò a Venezia. Mentre stava per essere condotto in prigione riuscì a scappare, trovò il luogo dove era conservata la testa della moglie in attesa della sepoltura e, preso dai rimorsi, si gettò in Canal Grande con tutta la testa. Il suo cadavere non fu mai ritrovato e ancora oggi, quando soffia il vento da nord, talvolta il corpo riemerge davanti al Campiello del Remer, tenendo ancora la testa della sfortunata Elena tra le mani.


FONTE-->http://www.venetoinside.com/it/aneddoti-e-curiosita/scheda-aneddoti-e-curiosita/fantasmi-campiello-remer-canal-grande-venezia/

LE CASE DEI FANTASMI VILLA A CORTENOVA IN PROVINCIA DI LECCO

A Bindo, una piccola frazione di Cortenova, in provincia di Lecco, esiste un’ antica villa ottocentesca ormai in rovina e satura di mistero. Le leggende che girano su questa villa sono molte e il motivo è spiegabile in parte dalla sua struttura architettonica: si staglia in un vasto prato a poche centinaia di metri dalla strada statale che conduce a Bindo e appare come un’immensa bocca rossa pronta ad inghiottire il terreno vicino.
Si racconta che il Conte Felice De Vecchi, capo della Guardia Nazionale e presente alle Cinque Giornate di Milano, amasse passeggiare nell’amata Valsassina e un giorno, fermatosi sotto un albero per ripararsi dal sole, decise di commissionare la costruzione di un’imponente villa per trascorrervi le estati e i giorni di riposo. La costruzione di quella che sarebbe poi diventata Villa De Vecchi fu così commissionata dal Conte all’architetto Alessandro Sidoli. La costruzione della Villa, che prese il nome dal suo primo possessore, iniziò nel 1854 e terminò nel 1857, ma non sotto la direzione dell’architetto Sidoli, che morì in circostanze misteriose prima della fine dei lavori.

Buona parte della Villa fu costruita in arenaria rossa, un materiale facilmente reperibile in luogo. Negli anni successivi venne realizzato attorno alla villa un bellissimo parco ricco di piante provenienti da ogni parte del modo: noccioli selvatici , castagni, gelsi e anche piante locali. Nel parco infatti , ancora oggi si possono osservare vari esemplari di Abete Rosso, alcuni dei quali inclusi nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia.
La villa si erge con grande maestosità su quattro piani. Nei sotterranei il conte fece costruire le cucine, le cantine per contenere alimenti e vivande e la lavanderia. Progettò anche una carrucola che consentisse di trasportare stoviglie e biancheria dalle cucine alla lavanderia e viceversa. Il piano terra era adibito alla sala da pranzo e a varie stanze per gli ospiti, al primo piano le stanze padronali e al secondo piano gli alloggi per la servitù. Al secondo piano, il progetto originale, prevedeva un osservatorio astronomico, che però non fu mai costruito. Il progetto della casa prevedeva la costruzione di molti camini per riscaldare le stanze e l’ingegnoso Conte De Vecchi decise da far costruire anche una complessa rete di tubi, passanti all’interno delle pareti, attraverso i quali doveva scorrere acqua calda per incrementare il calore nella casa. Proprio questa “invenzione” segnò nel ‘900 l’inizio del crudele destino toccato a Villa De Vecchi, infatti le tubature iniziarono a perdere causando il crollo dell’ultimo piano.
Nel prato davanti alla casa anticamente era presente una fontana, oggi scomparsa.

Vicino a Villa de Vecchi, oggi è ancora visibile la casa che un tempo fu della Famiglia Negri, custodi della Villa, il progetto della casa è successivo a quello della Villa e l’abitazione appare alquanto spartana. Nel bosco sovrastante la casa si può scorgere un’altra casetta, un tempo usata come ricovero per la legna, il fieno e le castagne.

La Villa conobbe il suo maggior splendore nei primi anni dopo la sua costruzione e nel settembre del 1860, quando con la vittoria della battaglia di Magenta che sancì la definitiva sconfitta degli Austriaci, il Conte organizzò una solenne cerimonia nel parco della villa durante la quale donò “una ricca bandiera nazionale di seta, ornata di due fasce trapunte d’oro e di quattro nappe filettate pure in oro”. Questa bandiera venne benedetta solennemente il 23 settembre al cospetto delle Guardie Nazionali e di moltissima gente giunta nello spazio antistante al parco.
Il conte Felice De Vecchi morì due anni dopo all’età di 46 anni. Il conte De Vecchi, essendo celibe, non aveva alcun erede a cui lasciare la villa che passò quindi nelle mani del fratello Biagio. Quest’ultimo trascorse qualche anno nella villa per poi abbandonarla.
La casa cadde così in declino anche se la famiglia Negri continuò ad occuparsi della sua manutenzione.



Un leggenda racconta che durante gli anni ’20 del secolo scorso Aleister Crowley, figura assai controversa, fondatore del moderno occultismo e fonte di ispirazione per il satanismo, soggiornò a Villa De Vecchi. Sembra che proprio dopo la permanenza di Crowley nella Villa, questa venne soprannominata Casa Rossa. Il rosso è un colore molto utilizzato nelle cerimonie magiche e nella vita di Crowley aveva un ruolo molto importante, infatti durante le sue cerimonie sessuali sceglieva sempre donne con i capelli rossi che venivano soprannominate “donne scarlatte”. Si vocifera che quando Aleister Crowley abbandonò la villa per recarsi in Sicilia, un cospicuo gruppo di suoi seguaci continuò a vivere li, dando vita a una setta dedita a riti occultistici di impronta sessuale. Una notte, durante lo svolgimento di uno di questi riti, nella casa del custode ormai deserta, la leggenda racconta che il demonio invocato dalla setta si manifestò realmente impossessandosi del corpo di uno di loro. La mattina dopo la polizia trovò i corpi dilaniati dei partecipanti al rito: venne ipotizzato che l’assassino li avesse uccisi e massacrati a mini nude. Questa persona, la cui identità resta ancora ignota, non fu mai più ritrovata.
Si dice anche che nella zona adiacente la villa siano stati rilevati forti campi magnetici ed elettromagnetici e che sia possibile fotografare gli orb.
La villa negli anni passò più volte di mano in mano fino ad essere venduta a metà degli anni ottanta a tre famiglie di Cortenova.


FONTE-->http://www.paesifantasma.com/website/villa-de-vecchi-o-casa-rossa/

LE CASE DEI FANTASMI Maniero della Rotta di Moncalieri A TORINO

A Torino è possibile recarsi al Maniero della Rotta di Moncalieri, antico castello abbandonato all’apparenza, ma ancora animato dai vecchi abitanti dello stesso che si aggirano macabramente per gli stanzoni gelidi del castello, dove su tutti padroneggia l’austera figura di un monaco morto durante una battaglia della guerra santa, più volte testimoniato da curiosi visitatori che si avventuravano per queste zone.

secondo le molte leggende che si tramandano nel tempo è stato costruito nel Medioevo in una posizione strategica per favorire il verificarsi di fenomeni paranormali .

Il maniero, infatti, sorgerebbe nel esatto punto in cui s’incontrano due importanti linee di forza terrestre, motivo per cui qui, da secoli, continuano ad apparire,, con una certa puntualità, numerosi fantasmi .

Le prime notizie sulla csotruzione del castello risalgono all’anno 1196, quando l’allora vescovo della città di Torino, Arduino, regalò ì un ampio terreno, all’estrema periferia sud della città, ai Cavalieri Templari che, nel giro di pochi anni, eressero la propria fortezza.

Ritroviamo poi i castello nelle cronache del 1639, quando qui si consumò la disfatta del duca Tommaso di Savoia contro i le truppe francesi.

E proprio nel Castello della Rotta ( che appunto significa disfattta, da cui l’ origine del nome della zona) Vittorio Amedeo II, re di Sardegna II , divenne pazzo dopo esser stato fatto rinchiudere nelle prigioni dell’edificio dal figlio.

Le leggende che girano intorno al maniero sono centinaia, le testimonianze di apparizioni, più o meno singolari, non si contano ed ancora oggi sono numerosi gli esperti del mondo del paranormale che, da ogni dove, giungono a Torino per venire a studiare questo luogo da vicino

L’ appuntamento di maggior richiamo è la notte tra il 12 ed il 13 di giugno: in questa data, infatti, secondo numerose testimonianze, ogni anno si ripeterebbe una sorta di processione di spettri che dalle zone limitrofe si dirigono verso il maniero.

Le apparizioni paranormali, però non si limitano alla sola notte di fine primavera, ma anzi sono talmente puntuali che all’interno del castello che si possono riconoscere 3 figure spettrali differenti.

Nei pressi della cappella è possibile scorgere lo spettro di un monaco mentre prega inginocchiato per terra. Secondo un’antica leggenda sarebbe la figura di un giovane del 1300 che avrebbe perso la propria amata il giorno dell’annuncìo del proprio fidanzamento.

Durante la festa , infatti, il maniero venne assalito da un gruppo di feroci Saraceni che costrinsero la futura fidanzata al suicidio per non cadere schiava di questi barbari. Al termine dei cruenti combattimenti, durata l’intera notte e conclusosi con la sconfitta dei Saraceni , il principe scoprì il corpo esamine della propria bella e distrutto dal dolore decise di farsi frate e arruolarsi per le crociate per liberare la Terra Santa.

Le cronache del tardo Medioevo non riportano altre notizie sul giovane, ma leggende locali affermano che dopo aver combattuto i mori il prete tornò in queste terre per morire.

Altri racconti invece sostengono che o spettro del frate non sia quello del giovane cavaliere, ma bensì il fantasma di un giovane prete.

Quest’ultimo murato vivo all’interno di una delle torri del manero da parte dei cavalieri templari, non avrebbe ancora trovato pace, a causa della crudele morte

Un altro fantasma che ricorre spesso nelle testimonianze i chi avuto il coraggio di visitare il castello di notte è quello dello di uno spettro a cavallo che brandisce una spada e che sul petto mostra una grossa croce.
Probabilmente è il fantasma del cavaliere templare le cui ossa furono trovate pochi anni addietro , durante lavori di ristrutturazione, seppellite poco metri sotto terra, vicino al portone d’entrata del maniero.
Uno spettro che numerose testimonianze riportano anche senza testa e che si diverte a correre a tutta velocità dentro e fuori il castello.

Dal balcone del terzo piano , invece, appare la padrona di casa è una donna bionda.

Non si sa bene di quale donna del passato sia il fantasma che si aggira, anche se secondo diverse storie la fanciulla , che più volte durante le sue apparizioni ha interagito con i visitatori del maniero ponendogli domande, sarebbe una giovane sposa suicidatasi lanciandosi nel vuoto dalla torre. Una scelta forzata dalle continue violenze ed angherie del marito.


FONTE-->http://www.mole24.it/2012/10/08/nel-maniero-di-moncalieri-la-maggiore-concentrazione-di-fantasmi-ditalia/

LE CASE DEI FANTASMI Villa Magnoni A FERRARA

A Cona, vicino a Ferrara, c’è Villa Magnoni, il cui aspetto desta sicuramente curiosità, per via delle finestre murate eccetto una. Si pensa che la causa fosse da collegare ad un incidente avvenuto verso la fine degli anni ‘80 e nel quale morirono tre ragazzi, entrati nella villa alla ricerca di insolite emozioni. I giovani udirono canti di bambini provenire dal giardino, ma all’uscita non trovarono nessuno, soltanto una vecchia signora affacciata alla finestra, che diceva loro di andarsene, ricoprendoli di insulti. Quattro di loro scapparono terrorizzati e poco dopo ebbero un incidente, nel quale morirono in tre. Il comune fece murare tutte le finestre, tranne una. Il sopravvissuto disse che la vecchia signora era apparsa proprio da quella finestra.

LE CASE DEI FANTASMI: Villa Foscari

Tra Padova e Venezia, vicino a Mira, lungo il canale del fiume Brenta, si trova invece Villa Foscari, conosciuta con  l’appellativo de La Malcontenta. In essa si dice che si aggiri lo spettro della «Dama Bianca», che la gente associa ad una certa Elisabetta, aristocratica del ‘700. A causa della sua indole libertina, la donna venne rinchiusa nella villa fino alla sua morte. Secondo alcuni racconti popolari si dice che la ragazza dai capelli rossi, comparirebbe nelle stanze, indossando un lungo vestito nero con le spalle scoperte.

Cà delle anime, Genova

Nei dintorni di Voltri, a Genova, sorge la Cà delle anime, un tempo locanda, i cui gestori assassinavano i clienti, ammassando poi i corpi in un fosso. Entrata nel mito, da allora la casa continua a essere dimora di anime dell’oltretomba, davvero irrequiete e aggressive, che si narra provochino la caduta di pentole e mobili, tanto che nessuno ha più avuto il coraggio di abitarvi.

LE CASE DEI FANTASMI.

Di case ingfestate se ne sente parlare sin dall'antichità e la prima testimonianza scritta risale al lontano primo secolo e in una lettera di Plinio il Giovane (61-113 d.C.) si legge di come il filosofo Atenodoro avesse risolto un caso di infestazione ad Atene, dando giusta sepoltura alle ossa del fantasma che appariva nella casa. Lo spiritismo moderno nasce nel 1848 con le sorelle Kate e Maggie Fox. Le due sorelle vivevano in una fattoria situata nella parte settentrionale dello stato di New York e attirarono l’attenzione di tutti per dei colpi misteriosi che si sentivano, alla loro presenza, nella loro casa; colpi che in effetti erano una sorta di codice per comunicare con gli spiriti. Sotto la tutela della sorella maggiore le Fox si fecero molta pubblicità e acquistarono una certa fama. Erano nati ufficialmente lo "Spiritismo" e i "Medium", i sensitivi in grado di sentire la presenza di un defunto in un luogo o in una casa infestata e di entrare in contatto con essi facendo da tramite, o ponte, tra loro e vivi. Da quel tempo autorevoli studiosi hanno preso in esame tutti i vari fenomeni legati all'argomento ed è l'inghilterra che vanta una lunga tradizione sui fenomeni, dalle case infestate ai cacciatori di fantasmi. Harry Price (1881-1948) studiò i fenomeni del Rettorato di Borley, la casa più infestata in Inghilterra. 

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SPOILER [THE ORIGINALS] SINOSSI 2X14: I LOVE YOU, GOODBYE



La CW ha rilasciato la sinossi per il sedicesimo episodio di The Originals, I Love Yoyu, Goodbye, che verrà trasmesso il 16 febbraio.

Attenzione spoiler!

Con gli ultimi preparativi per la sua unione con Jackson (guest star Nathan Parson), Hayley (Phoebe Tonkin) inizia a chiedersi se il rituale funzionerà davvero. Dopo essere arrivato al complesso, Elijah (Daniel Gillies) ha un incontro molto teso con Klaus (Joseph Morgan) e arriva rapidamente a sospettare che il fratello stia progettando qualcosa. Nel frattempo, Kaleb (guest star Daniel Sharman), che sta nascondendo un segreto sconvolgente a Davina (Danielle Campbell), cerca l’aiuto di Rebekah (guest star Maisie Richardson-Sellers) quando capisce che il tempo non è dalla sua parte. In ultimo, Cami (Leah Pipes) fa un rivelazione sorprendente che riguarda la piccola Hope. Apparirà anche Charles MIchael Davis. Matt Hastings ha diretto l’episodio scritto da Carina Adly MacKenzie e Michael Narducci.


FONTE-->http://www.moonlightitalia.com/vampirediaries/?p=41787

SPOILER TO



L’ultimo episodio di The Originals ha rivelato una delle prove che dovranno affrontare Hayley e Jackson per l’unione. EW rivela che questo riturale potrebbe essere il punto di partenza per conoscere meglio Jackson e il suo passa
to.

Attenzione spoiler!

Conosciamo il grande segreto di Hayley di “The Originals”, ma il rituale rivelerà qualcosa in più su Jackson? – Susan
In pratica sì e la cosa riguarderà anche i genitori di Hayley. Ma, forse, quello che sarà interessante sarà ciò che il rituale non rivelerà. “Ha fatto di sicuro molto più di quando da a vedere,” dice Nathan Parson. “C’è moltissima storia nella sua vita, tutte le cose che ha dovuto affrontare crescendo sotto le regole di Marcel e quello che i lupi hanno dovuto fare per sopravvivere. Andando avanti, inizierete a vedere molte più cose venire fuori.” Non preoccupatevi, Parson dice che la scena da bravo ragazzo non è finta… e nemmeno i suoi capelli.


FONTE-->http://www.moonlightitalia.com/vampirediaries/?p=41790

The Originals sanctuary clip

Ed ecco anche il secondo Sneak Peek tratto dal prossimo episodio di The Originals, Sanctuary, in onda il prossimo lunedì sulla CW, protagonisti della clip Davina e Kaleb.(transcript di seguito)

Davina: Cosa? Per quanto tempo ho dormito?

K
aleb: Tutta la notte. È stato un sonno alquanto irregolare però, hai mormorato di come hai intenzione di uccidere Klaus. In effetti, sono contento che tu sia sveglia perché siamo pronti per cominciare.

Davina: Sei sicuro di sapere come farlo?

Kaleb: Abbi un po’ di fede, Davina. Ho pianificato questo momento per più di un secolo. Non è che stai avendo dei ripensamenti, vero? Non eri tu che ti volevi sbarazzare del b*stardo, senza fare del male ai tuoi amici?

Davina: Sono oltre i ripensamenti.

Kaleb: Questa è la mia ragazza.


https://www.youtube.com/watch?x-yt-cl=85114404&v=JvRz_DiMrpA&x-yt-ts=1422579428

fonte-->http://www.moonlightitalia.com/vampirediaries/?p=41784

The Vampire Diaries 6x13 Extended Promo - The Day I Tried to Live [HD]

Ecco il promo esteso del prossimo episodio di The Vampire Diaries, The Day I Tried to Live, che andrà in onda giovedì prossimo sulla CW. (transcript di seguito)


BONNIE: Damon, Elena, per favore dite a tutti che mi dispiace. Ditegli che ci
ho provato.

GIOVEDI’

ELENA: Bonnie si ucciderà! Dobbiamo fare qualcosa per fermarla.

PER SALVARE UN’AMICA

DAMON: C’è una strega lì che vorremo salvare.
KAI: Non posso riportare Bonnie indietro con questo.

METTERANNO A RISCHIO LE LORO VITE

JEREMY: Mandami indietro! Se riesco ad arrivare a lei, le possiamo salvare la vita, altrimenti…
KAI: Andiamo!
ELENA: Cosa sta succedendo?
JEREMY: Morta significa morta.


https://www.youtube.com/watch?x-yt-cl=85114404&v=VjAaO62JBFs&x-yt-ts=1422579428

fonte-->http://www.moonlightitalia.com/vampirediaries/?p=41782