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lunedì 18 febbraio 2013
SPOILER ONCE UPON A TIME
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Benvenuti a Hypable’s Onceable – A Once Upon a Time Podcast. Io sono Selina ed oggi vi accompagnerò per una puntata davvero speciale, avremo con noi per un’intervista l’attore Chad Michael Collins, che ha interpretato il personaggio di Gerhardt, ovvero “ll mostro di Frankenstein”. Spero vi piacerà!
Hai visto la puntata l’altra sera?
Certo, l’ho vista in diretta l’altra sera.
Guardando la puntata sembra che ci sia stato un grande utilizzo di CGI, come è stato vedere la puntata nel suo complesso per te?
Mi è piaciuto tantissimo. Mi è piaciuto soprattutto il rimando al passato, il bianco e nero che ricordava i primi film di Frankenstein, penso sia venuto molto bene. Abbiamo girato con il green screen, o meglio, con il blue screen, avevamo comunque alcuni elementi sul set, come il laboratorio, o la cella in cui vengo rinchiuso alla fine, ma usavano un programma CGI che gli permetteva già di vedere come sarebbe stato l’intero castello sui monitor. Era molto utile anche per noi attori, perchè avevamo un’idea di come sarebbe stato il risultato finale, che aspetto avrebbe avuto la villa Frankenstein, o il laboratorio di Viktor, o la cella alla fine...
E’ qualcosa a cui pensavo proprio guardando lo show. Considerando che gran parte delle scene ambientate nel mondo delle favole sfruttano il CGI, mi chiedevo come potesse essere l’esperienza di voi attori, credo sia difficile dover recitare davanti a...niente? Ma penso che quello abbia aiutato alla fine...
Sì, ci ha molto aiutato a visualizzare i diversi luoghi, per poi andare davanti al blue screen ed avere un’idea dell’ambientazione della scena.
Parlando invece delle riprese vere e proprie, tu ed i tuoi colleghi avete cercato in qualche modo di trasmettere quella sensazione da vecchio film horror?
Non penso che in realtà avessimo quella intenzione. Era piuttosto un rimando, è rimasto tutto molto più vago, le scene erano ambientati in luoghi europei di fantasia, dai nomi dei personaggi, come Gerhardt o Alphones, si può intuire qualche rimando alla Germania forse, ma non hanno voluto che facessimo niente di specifico, non hanno voluto che facessimo accenti particolari, abbiamo espresso tutto attraverso i costumi, il nostro tono di voce, per dare l’idea di qualcosa accaduto in un tempo remoto. Il regista ha voluto che fossimo più naturali possibili, non mi ha fatto barcollare in giro per fare Frankenstein. Ho pensato fosse un approccio molto moderno, il mio personaggio aveva ancora pensieri e sentimenti, l’ho molto apprezzato.
A proposito delle tue scene come Frankenstein, cosa hai dato in particolare alla tua performance? Fino a che punto hai pensato che lui fosse conscio di quello che stava facendo?
Secondo la sceneggiatura da quando il mio personaggio è morto a quando Viktor riesce a resuscitarlo è passato più di un anno, e non passa molto tempo invece da quando Gerhardt si risveglia e Viktor informa il padre entusiasta di quello che ha fatto. Per cui, ho immaginato che Gerhardt si sarebbe sentito spaesato, che non avrebbe sopportato rumori forti e luci troppo violente, perchè in fondo tutti i suoi segni si stava risvegliando. Non era molto coordinato ancora, non riusciva a parlare bene, ricorre subito alla rabbia come risposta alla paura, ma è ancora in contatto con la sua umanità. Si sente in colpa quando capisce di aver ucciso suo padre. E’ stato interessante scoprire quella sottile linea che separa l’essere spaesati e totalmente fuori dal proprio elemento dal mantenere ancora i propri sentimenti ed emozioni, capendo le conseguenze delle proprie azioni.
Quando hai ottenuto la parte di un mostro così famoso ed iconico cosa hai pensato?
In realtà all’inizio ho fatto il provino per il personaggio di Gerhardt, non avendo alcuna idea che poi si sarebbe trasformato in un mostro e che si sarebbe alzato dal tavolo, resuscitato da mio fratello! Non avevamo molti elementi all’inizio, ovviamente sapendo che quella sarebbe stata la storia di Frankenstein ad un certo punto, facendo uno più uno, qualcuno doveva essere rianimato e riportato in vita, ma non ho avuto niente di più preciso fino a questo episodio. Ovviamente, quando ho avuto la parte, molti su Internet hanno iniziato a speculare sul fatto che Gerhardt sarebbe potuto diventare il mostro, ed anche io ho iniziato a ragionarci sopra. Quindi, una volta arrivato a Vancouver mi hanno finalmente detto che sarei stato io il mostro, e mi sono affidato allo staff degli effetti speciali e ai truccatori, i quali avevano già tutto il materiale pronto. Quindi mi viene da pensare che lo staff sapesse già tutto da tempo, ma che non volessero rivelare troppo agli attori, anche per evitare fughe di notizie. Alla fine è stata una bella sorpresa.
Vorrei farti una domanda di un nostro utente, quale lato del tuo personaggio ti è piaciuto di più, Gerhardt o il mostro?
Gerhardt è il classico ruolo di bravo ragazzo, figlio obbediente, avevo già fatto altri ruoli simili in passato, a questo punto avrei potuto farlo anche dormendo! Il mostro invece è stata una sfida molto più interessante e divertente per me, mi ha riportato in contatto con delle emozioni molto primordiali, le quali sono amplificate dai suoi sensi, dalla sua forza ma anche dalla sua paura. Mi sono sentito all’interno di un workshop, è stato bello essere riuscito ad interpretare questo ruolo senza strafare. Il regista mi aveva suggerito di essere più naturale possibile, non voleva una parodia o una caricatura del personaggio. Poi è divertente recitare in costume, avevo ogni volta quattro ore e mezza di trucco, è stato molto divertente trasformarsi in un mostro ogni giorno!
Penso che questo episodio emerga in maniera particolare proprio perchè non hai esagerato nell’interpretazione del personaggio. E’ molto facile prendere personaggi iconici come Frankenstein o Dracula ed esagerarli e renderli assurdi, ma la storia che avete presentato nell’episodio invece non era per niente strana o appariscente, e questo lo dico come complimento.
Hai ragione, ma credo che in generale il merito di questo show sia proprio di presentare le storie di questi personaggi con un approccio attuale, moderno, per renderli più umani possibile. In questo senso, la storia ha seguito perfettamente il loro intento.
La storia del personaggio è stata tenuta “aperta”, penso, intenzionalmente. Lui è ancora vivo, da qualche parte, nel suo mondo. Non so se ci puoi dire qualcosa, ma ti hanno mai chiesto o proposto di tornare per degli episodi futuri?
Tutto quello che mi è stato detto è stato: i personaggi di questo show tornano...sempre! Anche quando muoiono! Quindi potremmo richiamarti in qualsiasi momento. Quindi...non so proprio! Non mi è stato detto niente, non so se tornerò o no. Sia io che Gerhardt siamo qui, vivi e vegeti, anche se in realtà sono un po’ preoccupato sapendo che Gerhardt ora è un mostro e può girare libero (considerando quello che può fare ora!), ma mi è stato detto di tenere il telefono sempre acceso, perchè la chiamata potrebbe arrivare in qualsiasi momento, ed i personaggi trovano sempre il modo di tornare in questo show. Chissà, sarebbe bello reimmergermi in quella realtà, ma non saprei, forse potrei anche non ritornare mai più, per cui per ora mi godo quello che ho fatto ed incrocio le dita per il futuro.
Beh, credo che essere entrati nel cast di questo show ti possa dare delle garanzie dopo tutto...
Già, ho partecipato a molti show in cui prendi un proiettile...e lì hai finito di lavorare allo show!
Guardavi già lo show prima di fare il provino?
Avevo visto qualche episodio, penso di aver visto l’episodio 7 di questa stagione, in cui c’erano le prime scene e riferimenti alla storia di Viktor, si intuiva una relazione tra Viktor e Rumplestiltskin. Ho potuto già vedere alcune scene in bianco e nero e l’atmosfera di quella parte dello show. Ma comunque lo guardavo un po’, ci sono sempre stati tanti personaggi e tanti colpi di scena, tra le vicende di Storybrooke ed il mondo delle favole, e se non lo segui ogni settimana può diventare davvero difficile da seguire!
Sicuramente! Ho un’altra domanda da un nostro utente: se potessi interagire con un altro personaggio delle favole quale sarebbe e perchè?
Dal momento che con Frankenstein si è aperta la porta all’horror, pensavo che un riferimento a Dracula o ad un licantropo sarebbe fantastico. Alla fine dell’episodio Henry, il bambino, dice “La storia di Frankenstein non è in questo libro, quindi cosa può voler dire? “ E’ stata una grande mossa aver aperto la porta per tutti questi nuovi personaggi provenienti da altri mondi, tra cui anche quello dell’horror. Sarebbe divertente avere una bella squadra di mostri!
Sarebbe fantastico! Ti immagini un Face Off in tema horror, Dracula contro Frankenstein? Comunque quello che hai detto sull’aprire la porta per queste storie è molto interessante, e segue anche un certo trend che troviamo ora nei media, si prendono vecchie storie e personaggi e vengono riscritti e mischiati tra loro. C’è “Once Upon a Time”, “Grimm” ora arriverà anche “Penny Dreadful” che parlerà solo di mostri. Cosa ne pensi?
Ne penso bene. Penso che queste storie siano veramente immortali, il Frankenstein di Mary Shelley, il Dracula di Bram Stoker,...per la mia generazione ed anche i più giovani ci sono stati remake al cinema, e cose del genere, ma non c’era mai stata una rivisitazione moderna. C’era stato “Frankenstein” con De Niro, “Dracula” con Keanu Reeves, ma poi c’è stato un gap, quindi capisco l’interesse delle generazioni più giovani.
Ho ancora un altro paio di domande per te: hai potuto incontrare altri membri del cast e quale era l’atmosfera sul set?
Ho incrociato qualcuno. I miei orari in realtà mi permettevano di interagire per la maggior parte con David Anders e Gregory Itzin, che fa nostro padre. Poi mi è capitato di incontrare Lee Arenberg, Grumpy/Leroy, molto simpatico ci siamo visti anche un paio di volte alla fine delle riprese. Robert Carlyle, che ho visto quando ha dovuto fare delle scene collegate con Dr. Whale, e quindi i nostri orari si sono incrociati per qualche giorno, lui era molto cordiale, molto gentile. Non ho potuto incontrare molti altri membri del cast, ma il set ha un’atmosfera molto bella, è a Vancouver, le persone sono molto gentili ed educate, l’organizzazione funziona ormai molto bene. Tutte le persone coinvolte sono molto contente del loro lavoro, è divertente, si divertono tutti ogni giorno.
Ho letto che all’inizio eri un giornalista, cosa ti ha fatto cambiare carriera?
Ho studiato giornalismo, poi ho iniziato a lavorare nelle pubbliche relazioni, ho lavorato per una piccola azienda in quell’ambito, che poi ha cominciato ad occuparsi anche di talent management. Stavamo organizzando la promozione di un nostro attore per uno show televisivo, ed una mattina il suo manager mi ha invitato a colazione. Non ci avevo dato peso, perchè credevo fosse semplicemente un incontro di lavoro, invece mi chiese se fossi interessato a diventare un attore. Sul momento ero molto lusingato, ma io non avevo mai lavorato in quell’ambito, mai uno spettacolo, mai un provino. Lei era stata molto gentile, abbiamo parlato un po’ e mi disse che avevo la presenza e la personalità per provare questa strada, se mai mi fossi interessato. Allora pensai che prendere qualche lezione di recitazione non mi avrebbe fatto male, quindi ho studiato per quasi un anno, ma per me era comunque un hobby che non avevo mai preso troppo sul serio, anche se avevo iniziato ad avere qualche piccolo successo. E così è iniziato tutto, avevo già una carriera e scrivevo da giornalista freelance, pubblicista e talent manager, ma a questo punto sento che non potrei fare niente al di fuori della recitazione. Sono molto grato di quella colazione!
Ci credo! La mia ultima domanda è questa: i fans di Once Upon a Time sono molto curiosi riguardo gli attori dello show, come penso avrai già scoperto. Ci puoi parlare di alcuni tuoi progetti che dobbiamo tenere d’occhio?
Uscirà un film a cui ho partecipato il prossimo 26 febbraio; è stato prodotto dalla Sony ed uscirà in DVD/Blu-Ray e On Demand, e si chiama “Company of Heroes”. E’ un film d’azione ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, ci sono Tom Sizemore, Vinnie Jones e Neal McDonough. C’è un fantastico attore tedesco, Jürgen Prochnow, molto famoso in Germania, la fantastica Melia Kreiling, la mia partner femminile nel film. Il film si ispira ad un videogioco che ora sta per essere rilanciato; parla di un gruppo di soldati che alla fine della Seconda Guerra Mondiale si imbarcano in una missione che li porta nel cuore della Germania nazista, e devono salvare il Mondo da una esplosione nucleare. E’ una storia di reietti che si incontrano e creano un forte legame tra di loro, che vanno ad uccidere i cattivi e salvano tutti. L’ho visto da poco ed è molto bello, c’è molta azione, ricorda per certi versi “Salvate il soldato Ryan”, e a chi non piace veder uccidere dei nazisti! Ci sono già trailer che circolano, penso che sul mio sito ci siano dei link che potete visitare se volete. Oltre a questo, ho finito un altro film, “Sniper Reloaded” con Billy Zane, anche questo della Sony, è uscito nel 2011. Tom Berenger e Billy Zane avevano fatto il primo “Sniper”, poi ne sono stati fatti altri due; io interpreto il figlio del personaggio di Tom Berenger. Gireremo anche un seguito a questo film, probabilmente la prossima primavera, e questa volta sarà Billy Zane il regista, e reciterà assieme a me. Penso che ci troveremo a vagare per la foresta pluviale in Sud America da quello che ho sentito. Sono molto contento, la prima volta è stato bello andare in giro ad uccidere i cattivi con Billy e non vedo l’ora di rifarlo!
Sembra fantastico! Ci puoi dire quando potrebbe uscire questo film?
Di solito ci si mette un anno per finire tutto, inizieremo le riprese a Marzo/Aprile e quindi potrebbe uscire nello stesso periodo l’anno prossimo.
Bene! Sembra grandioso, andrò sicuramente a vedere il trailer allora...
Sono molto contento e voglio che la gente veda quel film, l’ho visto proprio l’altra sera e sono stato sul bordo della poltrona tutto il tempo! Era passata un’ora e mezza e non me n’ero nemmeno accorto, è un bel film d’azione, molto veloce, ed è molto divertente da guardare.
Queste erano tutte le mie domande...
Mi sono piaciute le tue domanda!
Oh grazie! Grazie mille per essere venuto qui e buona fortuna per tutti i tuoi progetti!
Grazie mille Selina!
FONTE-->http://enchantedtales.myblog.it/archive/2013/02/18/chad-michael-collins-ci-parla-di-gerhardt-e-dell-interpretar.html
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