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domenica 7 dicembre 2014

SPOILER ONCE UPON A TIME



Strazio, vendetta, tenerezza, malvagità. Lana Parrilla mostra d’avere doti recitative in quantità recitando in Once Upon a Time. Ex protagonista di Spin City, Swingtown, 24, e di Miami Medical, la Parrilla splende
nei panni di Regina, il sindaco dell’immaginaria Storybrooke, nel Maine. Qui, i personaggi delle fiabe hanno dimenticato le loro vere identità. Il colpevole? La Miss Sindaco stessa, altrimenti nota come la Regina Cattiva della famosa Biancaneve e i Sette Nani. È un ruolo importante, che la Parrilla interpreta con notevole finezza. Sua altezza (neo-sposa nella vita reale, ha recentemente sposato il dirigente software Fred Di Blasio ed ha assunto il ruolo della non-così-cattiva matrigna per i suoi tre bambini) condivide il suo successo garantito – in TV e fuori.

C’era una volta è un successo monumentale. Cosa mette d’accordo gli spettatori?

Ha tutti i tipi di emozioni e situazioni con cui relazionarsi – fiducia, tradimento, omicidio, desiderio, amore. Anche se il cuore dello show è la speranza. Che risuona nelle persone di tutte le età in tutto il mondo. Ogni personaggio prende a turno il centro dell’azione e non saprai mai quale sorpresa attende ognuno di noi.

Il tuo personaggio gestisce una gamma di emozioni. Avresti mai pensato di ottenere un ruolo così?
Non avevo capito che lei sarebbe diventata così multidimensionale. Gli scrittori mi hanno dato un sacco di cose con cui recitare. C’è la giovane Regina dagli occhi luminosi che è così innocente, poi naturalmente c’è la parte della Regina Cattiva, così capricciosa ed impulsiva e deliziosa. Lei ha anche questo lato vulnerabile calcolato. Pochi attori interpretano così tante parti in un solo ruolo.

Come hai ottenuto la parte?
Ho fatto l’audizione per interpretare un chirurgo in uno show diverso. Alla fine del mostruoso monologo, il direttore del casting disse “Voglio che tu reciti per C’era una volta, per la Regina Cattiva”. Era uno dei più unici copioni che io avessi mai letto. Ho chiesto di cosa trattasse, dal momento che questo personaggio sarebbe stato molto teatrale. Mi è stato detto “Sii quanto più umana possibile. Non vogliono il fuori luogo”. Sapevo di dover rimuovere la nozione iconica dalla Regina Cattiva. Dovevo solo pensare a lei come ad una donna”.

Sei riuscita a conferire umanità a quel mitico personaggio odioso di Biancaneve.
Dovevo essere di mentalità aperta su chi fosse Biancaneve per lei e sul perché lei si fosse spinta ad uccidere qualcuno. La parte più divertente dello show è l’arco emotivo che cresce dopo quella trama. Come hanno mostrato gli scrittori, c’era ancora così tanto spazio per crescere.

Tutti voi dovete avere un grande rapporto sul set, no?
Fra il cast e la troupe si è costruito un incredibile spirito di squadra. La parte più bella è il senso dell’humour che ognuno ha: rispetto a noi stessi, ai nostri personaggi, alle battute divertenti che dobbiamo dire. Abbiamo momenti in cui diciamo “Non posso credere di dover dire ciò”, il che ci aiuta a mantenere lo slancio.

C’è molta fisicità coinvolta nell’interpretare Regina. Qual è la tua routine abituale?
Onestamente avrei preferito più attività fisica con questo personaggio. Non corro più di tanto – abbiamo un sacco di controfigure per quello – ma vengo scaraventata un sacco di volte. Emma [interpretata da Jennifer Morrison], l’eroina dello show, ha la maggior parte della fisicità. È sempre appesa a qualcosa o oscilla da qualche parte. Il mio personaggio crea solo palle di fuoco e affumica la città. Ma mantenersi in forma è tutto. Quando sei un attore professionale, il tuo corpo è uno strumento. Mi esercito, controllo la mia dieta, prendo vitamine, bevo molta acqua, e faccio otto ore di sonno.

Sei stata sempre cosciente della tua salute?
È un principio con il quale sono cresciuta. Mia madre mi ha insegnato lo yoga quando avevo 5 anni ed ho sempre mangiato organico. Mia madre mangiava vegetariano per sei mesi all’anno e mi ha insegnato che una dieta sana contribuisce ad una mente sana. Spiego la mia filosofia sul cibo a mio marito e ai ragazzi.

Parlando dei ragazzi, ti sei recentemente sposata di nascosto e sei diventata una matrigna. Come ti godi questi cambiamenti?
Loro hanno 13, 15 e 18 anni, quindi c’è un sacco di testosterone in giro. Tornare a casa e vedere le loro facce è una nuova grande gioia. Ho questo bel marito, il mio miglior amico. Contribuiscono tutti così tanto alla mia felicità. Amo il fatto che invece di interpretare soltanto il ruolo di “matrigna cattiva” nello show, io sia una vera matrigna.

Crescendo sei stata una fan delle fiabe?
Ho amato “Cappuccetto Rosso”, “I tre piccoli porcellini” e “Hansel e Gretel”. Ho visto “La Sirenetta” all’età di 11 anni circa, mentre “Dumbo” è il mio preferito di sempre. Da piccoli costruivamo fortezze e la mitologia parlava alla mia immaginazione.

Sei cresciuta a Brooklyn, giusto?
Sono cresciuta fra Brooklyn e Los Angeles. Alcuni dei miei ricordi più belli risalgono a quando saltavo gli idranti tornando a Brooklyn nei giorni estivi. Sono cresciuta ai tempi dell’epidemia del crack e alcuni dei quartieri vicini erano spaventosi, quindi non uscivo dopo il tramonto. L’immaginazione mi è stata davvero utile. La mia famiglia ha ancora due case a Brooklyn e sono ancora stupita dai cambiamenti che sono avvenuti lì.

Dev’essere gratificante vivere questo successo e riflettere sul cammino della tua vita.
Sono cresciuta nella classe medio-bassa con molto poco e ora sto vivendo il mio sogno. Quante volte la gente arriva a fare ciò? Mi sento così fortunata. Ora, non sono una donna molto religiosa, ma credo nell’energia e credo nell’essere gentili con le persone. So che c’è uno scambio nella vita che va davvero bene quando le persone sono generose col tempo e lo spirito. Il principio dietro ciò è l’amore e la gratitudine. E mi è servito molto.

Tu dai e ricevi molto amore tramite le interazioni coi social media. Cosa ti offrono quelle comunicazioni?
Il mondo dei social media – Twitter e così via – è stato un elemento molto gratificante della mia carriera. Rende ogni giorno migliore, sapere che ho quel grado di supporto e d’amore. E non solo; vedo che stanno tirando fuori qualcosa dal personaggio che interpreto. Ho sempre cercato dei modi per ricambiare e sembra che stia succedendo davvero.


FONTE-->http://onceupondaily.altervista.org/intervista-lana-parrilla-su-cio-che-per-lei-significa-essere-regina/

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