L’ultimo episodio di The Walking Dead, “The Distance” ha lasciato i nostri amati personaggi davanti alle porte sbarrate di una zona di sicurezza chiamata Alexandria. Senza spoilerare troppo per non tagliare le gambe alla suspance dello show, cerchiamo di capire se Rick e company possono realmente fidarsi delle parole di Aaron, ricordando che quello che accade nel fumetto non è detto che sia messo in scena allo stesso modo nella serie televisiva.
Partiamo da una brevissima ricapitolazione da quello che sappiamo avendo visto la serie: dopo aver scoperto che il viaggio a Washington sarebbe stato inutile perchè era tutto basato su una bugia, il nostro gruppo di sopravvissuti è stato raggiunto da un personaggio che li ha invitati in una zona di sicurezza dotata di mura difensive, alberi di mele, una comunità socievole e tanto altro. Una vera e propria cittadina.
Da qui in avanti possiamo solo fare speculazioni in base a quanto sappiamo dai fumetti, quindi spostando il nostro punto di vista dalla serie al cartaceo; senza concentrarsi troppo su quelle che sono le differenze tra le due versioni, soprattutto quelle legate alla linearità degli eventi (ecco, forse questo è un buon momento almeno per avvertire di spoiler in arrivo legati al fumetto): finora Alexandria è stata una delle basi semipermanenti più importanti per il gruppo di sopravvissuti, non è stato facile abituarsi per nessuno, certo, ma tutte le promesse fatte da Aaron dal punto di vista materiale sono mantenute. E’ davvero una zona di sicurezza, ed è qui che per la prima volta al gruppo viene fatta una ricapitolazione generale dello stato in cui si trova l’intero mondo. L’arrivo di Rick e company si trova più o meno tre numeri dopo l’apparizione finale del gruppo dei Cacciatori, sconfitti nella serie tv nell’Ottobre scorso. In questo momento, la comunità esiste da meno di un anno, stando alle parole di Douglas Monroe leader della zona. A conti fatti, si tratta dell’area dove i sopravvissuti guidati da Rick hanno vissuto più a lungo: circa tre anni.
A costruire le mura è stato per primo un certo Alexander Davidson, a cui in seguito si è aggiunto il già citato Douglas Monroe come suo braccio destro. A un certo punto, dopo la fine dei lavori, Davidson ha iniziato ad abusare del potere che aveva accumulato: molestava le donne e assegnava lavori pesanti agli altri rifiutandosi lui stesso di lavorare. La situazione si alleggerisce quando interviene Douglas, costretto a sancire l’esilio di Alexander dopo averne inscenato la morte. L’esilio è una condanna a morte sicura. Con il despota messo da parte, per un po’ di tempo la cittadina puo’ prosperare senza troppi problemi. E’ a questo punto che arrivano Rick e il suo gruppo a squotere le vicende di Alexandria, fino al punto in cui Douglas realizzerà che non è più in grado di guidare la comunità bene come in passato, e allora lascia tutto in mano a Rick. Inoltre, non si tratta di una comunità isolata. Ce ne sono altre nei paraggi con le quali i sopravvissuti di Alexandria sono dovuti anche ricorrere alle armi. Alcune guerre sono state più devastanti di altre: lo scontro tra Rick e il leader del gruppo dei “Saviors” di nome Negan porta il primo a dichiarare la zona non sicura, e per un certo periodo la cittadina è abbandonata perchè troppo danneggiata, per poi essere ricostruita, ampliata e rinforzata.
Dal punto di vista geografico, tutta l’area era originariamente stata costruita dal governo in caso di disastro ambientale o simili. In realtà la rete elettrica non era un granchè e non tutte le case non solo non avevano energia, ma neanche acqua bollente. In origine, poi, prima dell’arrivo di Rick e co. non c’erano molti edifici: due strade principali, un municipio, un’armeria e una infermeria. Gli abitanti non superavano le sessanta unità.
Questo è ciò che nel fumetto è Alexandria. Staremo a vedere quali saranno le similitudini e quali le differenze tra la città cartacea e quella della serie.
FONTE-->http://www.telefilm-central.org/…/the-walking-dead-cosa-ce-…
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