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lunedì 19 ottobre 2015
JULIE PLEC
Julie Plec non ricopre il ruolo di produttore esecutivo solo di The Vampire Diaries e di The Originals. Il prossimo anno, infatti, avrà inizio Containment, il cui tema saranno le conseguenze di un’epidemia letale e il cui protagonista sarà Chris Wood, interprete in The Vampire Diaries di Kai, il fratello gemello di Jo.
Cosa vuol dire avere la direzione di tre show?
The Hollywood Reporter ha intervistato Julie Plec per avere la risposta e così il produttore esecutivo degli show sui vampiri più amati della televisione ha spiegato come si articola il suo ruolo, raccontando anche qualche aneddoto.
“Più spesso di quanto si pensi, la regola generale è mantenere le radici fondate nella credibilità e quindi la mitologia tende ad assomigliarsi nelle varie serie tv” dice la Plec a THR.
Julie Plec sta già giocando con due show: The Vampire Diaries, che è appena entrato nella settima stagione, e The Originals, che ha appena iniziato la terza. Quest’anno, la Plec aggiungerà un terzo progetto ambizioso al suo tavolo: Containment, novità di metà stagione, che riguarderà le conseguenze di un’epidemia letale.
Per fortuna, la Plec non sta lavorando da sola ai tre show lunghi un’ora della CW. Ha un gruppo ben fondato di produttori esecutivi (Caroline Dries in The Vampire Diaries, Michael Narducci in The Originals e Chris Ord e Matt Corman in Containment) che si sono rivelati vitali per far andare tutto liscio.
La Plec ha parlato con The Hollywood Reporter delle “mine mistiche” che sorgono quando si dirigono due show nello stesso universo, la chiave per introdurre nuovi personaggi e la lezione più grande che ha passato al proprio team come produttrice esecutiva.
THR: The Vampire Diaries, The Originals e Containment sono in punti diversi delle loro vite. Pensi di essere più necessaria in certe aree (nella stanza degli scrittori, nel post produzione, etc) per alcuni show?
JP: Posso dire di provare ad essere nella stanza degli scrittori di The Originals più che posso perchè la terza stagione è sempre il momento cruciale della trama. Hai tutta la matassa in mano e devi cercare di provare che puoi fare sempre meglio. Quando inauguri una stagione in una serie tv, il lavoro duro avviene nella produzione, quindi sono stata ad Atlanta più del solito per Containment; solamente per questioni logistiche e per i dettagli semplici che possano far muovere i primi passi a uno show dal punto di vista della produzione. Sono stata fortunata. La scrittura è stata grande e sono stati bravissimi e i copioni sono stati straordinari; una cosa simile non si sente quasi mai per la prima stagione di uno show, quindi sono stata davvero fortunata.
In The Vampire Diaries, nessuna scena viene montata senza che io ci abbia dato un’occhiata. Adoro il tempo che passo nel post produzione di The Vampire Diaries.
THR: Quando pensi alla chiusura di uno show, vuoi importi un certo numero di anni? O vuoi scrivere per queste serie per tutto il tempo che lo studio e il network ti permettono?
JP: Mi piacerebbe continuare a raccontare le storie di questi mondi per quanto posso, finché le persone che mi aiutano a scriverle vogliono continuare a farlo. In questa categoria ci sono gli attori che danno vita ai personaggi e gli scrittori che hanno il punto di vista per raccontarle e lo studio e il network che firmano gli assegni. E’ una grande decisione da prendere in gruppo ed è affascinante; il dietro le quinte di tutto questo è interessante. Quando hai uno show che dura da così tanti anni, hai un gruppo di persone con il desiderio che continui… è fantastico. Vedremo.
THR: Hai costruito un gruppo di produttori esecutivi che lavorano ai tuoi show. Qual è la cosa più importante che hai insegnato loro?
JP: (Ride) Sai, ironicamente, quando ho finalmente insegnato me stessa a delegare, come non essere una maniaca del controllo, come non essere una manager ossessiva, ho creato un gruppo di maniaci del controllo, manager che si rompono la schiena e lavorano così duramente per portare avanti la serie. Quindi posso dormire sonni tranquilli la notte e loro soffrono.
Dobbiamo passarci tutti, no? Devi sapere cosa vuol dire lasciare le tue impronte su ogni dettaglio prima di poter iniziare a lasciare che altre persone se ne prendano cura. Penso che essere così tanto coinvolta in uno show ti renda un buon produttore esecutivo. Credo di poter dire di essere grata e fortunata di avere, in tutti e tre gli show, tre partner eccezionali. Per non parlare di tanti scrittori alle loro spalle che sono sempre pronti a farsi avanti quando c’è l’opportunità.
THR: The Vampire Diaries e The Originals appartengono allo stesso mondo, ma non hanno crossover. Che tipo di sfide hai trovato?
JP: Entriamo in ciò che definisco ‘mine mistiche’ ogni tanto, quando dobbiamo prendere una strada e ci rendiamo conto che contraddice la mitologia dell’altro show, e dobbiamo subito correggerla per essere sicuri di non infrangere le nostre regole. Più spesso di quanto si pensi, la regola generale è mantenere le radici fondate nella credibilità, e quindi la mitologia tende ad assomigliarsi nelle varie serie tv, perchè non vogliamo oltrepassare la linea in modo ridicolo. Ovviamente ogni tanto sbagliamo, ma non è difficile quanto potrebbe.
THR: Sia The Vampire Diaries che The Originals hanno introdotto nuovi personaggi quest’anno. Che tipo di sfide vivete nell’introdurre molti volti nuovi in un colpo?
JP: Tutto ciò che devi fare è chiamare in Australia e dirgli che stai assumendo. E poi le cose prendono il loro corso. (Ride) La parte più bella dell’introdurre nuovi personaggi è che hai nuovi corpi per cui scrivere, hai nuovi attori che vengono carichi di entusiasmo e felicità. Li puoi accogliere in questa piccola famiglia che abbiamo creato ad Atlanta e poi osservarli mentre se ne innamorano. E’ sempre un casino quando hai molte aspettative per un personaggio e pensi di aver fatto una scelta sbagliata nel casting ed è lo stress più grande. Tutto ciò che volevi fare del personaggio viene gettato nella spazzatura.
Fortunatamente non abbiamo avuto quasi mai questo problema. Posso contare sulle dita di una mano, forse, gli sbagli nel casting che hanno interferito con il percorso di un nuovo personaggio. Ma abbiamo appena fatto jackpot con gli Eretici (in The Vampire Diaries) e ciò che definiamo la ‘Trinità’ in The Originals.
THR: Sai se dirigerai quest’anno?
JP: La risposta è sì, non so quando. Ho dovuto rinunciare a un’opportunità perchè ero molto impegnata. (Ride) Quindi ora devo capire quando sarà la prossima occasione. Il mio piano è provarci in uno sow, se non due, quest’anno.
THR: The Originals o The Vampire Diaries?
JP: Quello che troverei più sicuro e confortevole è rifarlo in The Vampire Diaries. Ciò che sarebbe una sfida e mi farebbe un po’ paura sarebbe buttarmi in The Originals. Quindi dipende molto dal tipo di sfida che mi attira in un certo momento.
FONTE-->http://www.moonlightitalia.com/vampirediaries/?p=46099
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