Nella sua prima intervista dettagliata sulla dipartita dell’attrice principale del suo show, la produttrice esecutiva Julie Plec racconta a BuzzFeed News qual è stato il suo approccio per cancellare la Dobrev dallo show, come sono stati gli ultimi giorni sul set dell’attrice e in quale direzione andrà ora lo show.
ATTENZIONE: Spoiler in arrivo se non avete visto il finale della sesta stagione del 14 maggio, “I’m Thinking of You All the While.”
Quando il 6 aprile è uscita la notizia che Nina Dobrev avrebbe lasciato The Vampire Diaries – il drama succhia sangue, campione di ratings della CW nel quale lei ha recitato dal suo inizio nel 2009- i fan erano scioccati.
Ma la produttrice esecutiva dello show non lo era.
Dobrev aveva chiamato la Plec a gennaio per darle la dolorosa notizia che non avrebbe rinnovato il suo contratto per la settima stagione. E per quanto la Plec fosse triste di veder andare via l’attrice che lei chiamava la sua “sorellina”, era emozionata di dover superare la sfida che si presentava per la storia. La Plec ha concepito un’uscita molto intricata per il personaggio della Dobrev, la da poco umana Elena Gilbert. Al posto di uccidere Elena (come molti temevano) o semplicemente farle lasciare Mystic Falls (come molti credevano), il grande cattivo di questa stagione – l’ibrido stregone-vampiro Kai Parker (Chris Wood) – ha legato la forza vitale di Elena a quella della sua migliore amica e strega Bonnie Bennet (Kat Graham). In poche parole, finché Bonnie è in vita, Elena sarà in uno stato comatoso (al momento sta riposando comodamente all’interno della cripta della famiglia Salvatore).
Ma mentre Elena si gode la migliore dormita della sua vita, quelli che rimangono a Mystic Falls – Bonnie, Damon Salvatore (Ian Somerhalder), Stefan Salvatore (Paul Wesley), Caroline Forbes (Candice Accola), Matt Donovan (Zach Roerig), Alaric Saltzman (Matthew Davis), e Enzo (Michael Malarkey) – stanno affrontando un vero e proprio incubo dato che gli ultimi momenti del finale ci hanno mostrato una piazza distrutta e deserta. Si è trattato di un flash-forward? Di un sogno? Di qualcosa di completamente diverso?
Questa è una delle domande alle quali Julie Plec ha risposto quando si è recentemente seduta con BuzzFeed News per discutere dell’ultimo episodio della Dobrev, di quello che la sua dipartita significherà per la settima stagione, il pazzesco finale in sospeso, e ancora molto, molto altro.
NELL’INDUSTRIA SI SAPEVA CHE IL CONTRATTO DI NINA DOBREV PER THE VAMPIRE DIARIES FOSSE PER SEI STAGIONI. ESSENDO IL SUO CAPO, CHIARAMENTE ERI A CONOSCENZA DI QUESTA SCADENZA IMMINENTE, MA QUAND’È CHE HAI SAPUTO CHE NON SAREBBE RITORNATA PER LA SETTIMA STAGIONE?
Julie Plec: Direi che il 100%, decisamente, l’ho avuta in Gennaio. Mi ricordo la telefonata.
QUAL È STATA LA TUA REAZIONE?
JP: C’è sicuramente un qualcosa di dolceamaro che lo accompagna, perché è davvero difficile quando ti immergi per sei anni dentro una serie separare l’aspetto creativo da quello personale da quello l’emotivo dall’amicizia dal personaggio e dall’attrice. Tutto comincia a confondersi in un’unica entità invece che sei diverse entità. La tristezza che si accompagnava era: questa è una ragazza che ho visto crescere. È come se fosse la mia sorellina. Ha cominciato che aveva 20 anni e mi ricordo il suo ventunesimo compleanno a Las Vegas. L’ho vista superare così tante cose nella sua vita e ora è finita. Per cui ero decisamente triste a riguardo.
Creativamente parlando, dopo sei anno in uno show, ogni grande ostacolo che ti si presenta è una sfida che può essere un po’ entusiasmante. Non avrei mai sperato per una sfida così grande, non per forza, ma stai seduto nell’ufficio [degli autori] per sei anni, assisti gli stessi personaggi in continuazione, stai cercando di trovare modi nuovi e diversi di raccontare le storie del tuo show. Quindi quando qualcuno ti lancia un gigante, enorme ostacolo, al posto di essere tipo, Grrr, è troppo difficile; sei tipo, Oh, bene, fatti sotto! Perché mantiene il tuo cervello acuto. È qualcosa del quale avevamo parlato già da tempo, per cui eravamo pronti. Ma emotivamente, è stato un po’ un peccato.
NINA HA RICHIESTO CHE UNA SCENA IN PARTICOLARE FOSSE LA SUA ULTIMA?
JP: No. Sfortunatamente, a causa del tempo ad Atlanta e della disponibilità del cast, non hai davvero quelle scelte. Quello che è successo, curiosamente, è stato che la sua ultima scena è stato un reshoot di un primo piano tra Elena e Damon nel loro ultimo momento nello show. Per cui è finita così ed è stato bellissimo.
COM’È STATO IL SUO ULTIMO GIORNO SUL SET?
JP: È stato doppiamente emotivo perché è stato anche l’ultimo giorno di Michael Trevino [che interpretava Tyler Lockwood]. Ma ci siamo divertiti. Le persone si scambiavano regali, abbiamo attaccato Trevino con una gigante torta licantropo, e abbiamo attaccato Nina con una piscina per bambini piena di panna montata e stelle filanti e coriandoli. Abbiamo trovato un modo per fare festa. A quanto pare, due giorni prima, il giorno in cui hanno girato la scena delle piume, ho ricevuto un messaggio dal set dall’acting coach che diceva, “Sii grata di non essere qui ora perché staresti per morire. Saresti così turbata e triste.” Tutti stavano piangendo: gli attori stavano piangendo, metà della troupe stava piangendo. La scena in sé era così bella, ma in un certo senso penso che il fatto che quella fosse la fine dei sei anni abbia colpito le ragazze allo stesso momento. Stavano piangendo a dirotto. A quanto pare è stato un grande giorno per Kleenex.
VEDENDO QUELLA SCENA CON NINA E KAT E CANDICE, MI È SEMBRATO CHE STESSIMO VEDENDO DELLE VERE LACRIME.
JP: Le lacrime erano vere. Le lacrime erano talmente vere che sono arrivate al punto in cui non potevano smettere di piangere e la scena che aveva cominciato a ridursi ricominciava. Sono contenta di non esserci stata perché mi commuovo molto per queste cose e sarei stata un casino nell’angolo. Ma da tutto quello che ho sentito, è stato davvero un momento potente per le ragazze.
È SEMPRE STATO QUESTO IL MODO IN CUI PENSAVI AVRESTI CANCELLATO ELENA DALLO SHOW, SAPENDO CHE ERA UNA POSSIBILITÀ?
JP: Sapevo – e gli autori fanno finta di essere d’accordo con me che lo siano davvero oppure no- che non c’era alcuna possibilità che avremmo ucciso Elena. Assolutamente no. Penso che Nina, in un certo senso, avrebbe voluto morire perché in questo show facciamo delle morti epiche ed è un fantastico modo per andarsene, ma non ci sembrava giusto. Ci sarebbe sembrato davvero amaro uccidere Elena Gilbert, che, accidentalmente, era già morta prima. Inoltre non sapevamo come i nostri personaggi avrebbero fatto ad andare avanti con qualsiasi tipo di leggerezza – Damon in particolare- se fosse successo ciò. Per cui questa opzione era fuori discussione.
Per cui è diventato, Come facciamo a rendere questa uscita permanente? Tutti quanti tornano in vita in questo show. Sembra quasi che ogni decisione che prendi potrebbe essere revocata abbastanza in fretta – per cui non volevamo che gli spettatori si aggrappassero alla falsa speranza che Elena sarebbe riapparsa nel terzo episodio della settima stagione. Dovevamo davvero trovare una situazione che fosse il più permanente possibile senza ucciderla, che fosse emotivo, e che permettesse ai nostri personaggi di andare avanti con le loro vite in un modo che ci fosse ancora una qualche speranza per il futuro. Abbiamo cominciato a parlare di quello che chiamiamo “l’incantesimo della Bella Addormentata”. Abbiamo cominciato a parlarne la scorsa estate quando stavamo pianificando la stagione in caso Nina decidesse di non tornare per la settima stagione. Avevamo dieci scenari diversi, uno dei quali ci portava dentro la settima stagione. Se avesse deciso di rimanere, avevamo una proposta in cui ciò sarebbe potuto andare avanti per mezza stagione – tutte le difficoltà che i fratelli Salvatore avrebbero dovuto affrontare per infrangere l’incantesimo del sonno solo per arrivare all’ultimo in cui viene rivelato che devono uccidere Bonnie Bennett. E poi loro che realizzano che Elena non lascerebbe mai che questo succeda e blah blah blah.
Ogni piano che avevamo ruotava attorno questo incantesimo del sonno, ma a gennaio, quando la notizia è diventata definitiva, questo è diventato il nostro finale di stagione. Tutto quanto ha portato a ciò. Per tutto l’anno penso che credessimo che la stagione sarebbe finita con il finale a sorpresa dell’episodio 21 e che poi avremmo svolto il resto della storia durante la settima stagione, ma è stato tipo, No, lo facciamo tutto ora. Il che alla fine è stato fantastico. Sarebbe stato divertente esplorarlo nella prossima stagione ma penso che rende in modo molto potente così com’è ora.
SICCOME ELENA RIMANE IN COMA FINTANTO CHE BONNIE È VIVA, KAT GRAHAM HA LA MIGLIORE ASSICURAZIONE SUL LAVORO IN QUESTO SHOW AL MOMENTO?
JP: Sì, è così. (ride) Kat è diventata un’attrice davvero speciale. Quando ha iniziato era così acerba.
Non sapeva cosa fosse un mark. Aveva trascorso praticamente zero tempo davanti ad una telecamera. Negli anni si è allenata, ha studiato, è una persona molto dedita e intensamente preparata, e lo si può vedere nelle performance che ha fatto nel corso dello show. Si è arrivati ad un punto all’inizio di questa stagione con Damon e Bonnie dove la loro chimica era così divertente e loro come amici erano esilaranti, e noi ci siamo tutti guardati negli occhi e abbiamo realizzato che questo personaggio è diventato prezioso quanto chiunque altro. Per cui riuscire poi a cementificare il suo valore nella trama è stato un piccolo regalo aggiunto.
COL SENNO DI POI, SEMBRA CHE GLI AUTORI ABBIANO PRESO DELLE SCELTE MOLTO DELIBERATE PER TUTTO IL CORSO DELLA STAGIONE PER QUANTO RIGUARDA LA DURATA DEL TEMPO SULLO SCHERMO DI NINA. NON VOGLIO DIRE CHE ELENA SIA STATA MESSA SULLO SFONDO PERCHÉ CHIARAMENTE NON È QUELLO CHE È SUCCESSO, MA CREDO CHE ABBIATE DATO A BONNIE E CAROLINE DEI MOMENTI APPOSITAMENTE IMPORTANTI PERCHÉ ASSUMESSERO IL RUOLO PRINCIPALE COME NON AVEVANO MAI FATTO. PENSI CHE ABBIATE VOLUTO AUMENTARE LE LORO STORIE SAPENDO CHE SAREBBERO POTUTE DIVENTARE LE VOSTRE PROTAGONISTE FEMMINILI NELLA SETTIMA STAGIONE?
JP: Un po’ sì, e molto no. La storia di Bonnie lo ha semplicemente reso più semplice – e potresti chiedere a 10 persone e cinque di loro ti direbbero che Bonnie non ha avuto nessuna storia in questa stagione e gli altri cinque ti direbbero che ha avuto la storia principale in questa stagione. Ma siccome prima era con Damon e poi è rimasta sola, c’è stata molta tensione, conflitto, incidenti ed emozioni collegate alla sua storia.
E questo è stato l’anno in cui sapevamo di voler finalmente cominciare a presentare l’anticipazione Stefan-Caroline alla quale abbiamo lavorato in segreto per molti anni. Anche per testare i limiti del personaggio di Caroline. Dopo che Klaus [Joseph Morgan] se n’è andato, è rimasta un po’ sul sedile posteriore, per cui volevamo davvero scavare affondo nel suo personaggio: abbiamo diagnosticato a sua mamma un cancro, le abbiamo fatto spegnere l’umanità, lasciare che la sua relazione con Stefan venisse compiuta– almeno temporaneamente.
Con la storia di Elena si è trattato davvero molto di cercare di lasciare che Damon ed Elena fossero felici. Questo doveva sempre essere il suo percorso per questa stagione. Non ci sono molti incidenti a riguardo, quindi per definizione, è sembrato che avesse un ruolo più marginale, ma in realtà l’intera stagione riguardava lei, c’era solo un minor pericolo del “Salviamo Elena” – questo è ciò che fa sembrare che un personaggio sia in prima linea in un gruppo.
STEFAN CHE DICE A CAROLINE CHE LUI AVEVA PIÙ BISOGNO DI DAMON DI QUANTO AVESSE BISOGNO DI ELENA È SEMBRATA UNA GRANDISSIMA AMMISSIONE. PERCHÉ ERA IMPORTANTE AVERE QUEL PARTICOLARE MOMENTO IN QUESTO EPISODIO?
JP: Quella è stata la mia scena più importante nel finale. È così divertente, tutto quello che scrivo ora, penso, chi è che mi urlerà contro per questo? Sapevo che sarei stata uccisa per quella scena, ma non mi importava. L’ho detto tante e tante e tante volte che la storia d’amore più forte in questo show, il team per la quale tifo di più, e il Team Salvatore. Sì, ho amato Stefan ed Elena insieme. Davvero. Pensavo che avessero una relazione profondamente potente e bella. E ho anche amato Damon ed Elena insieme perché ho amato vederlo crescere nel tempo, e ho amato quello che ha significato per Damon come un personaggio avere questa favola epica con la quale così tante persone si sono trovate in sintonia.
Ma alla fine dei conti, la storia che amo di più è quella tra Stefan e Damon, e penso che sia sempre il cuore dello show. E per Stefan poter avere una degna chiusura con Elena, per il pubblico poter avere una degna chiusura con Elena e Stefan, per noi autori poter avere una degna chiusura nel ricordarci del potere di questa coppia per un po’… c’erano moltissime ragioni per quella scena. Ma, per me, quella ragazza era presumibilmente l’amore della sua vita e anche lui la sta perdendo e volere che Caroline dica, “Starai bene?” E che lui dica, “Sì, penso di sì perché penso che lei sia entrata nella mia vita per un motivo, e penso che quel motivo sia ricordarmi che la mia relazione con mio fratello è la mia costante.” Nel bene e nel male.
A PROPOSITO DI MOMENTI EPICI DEL FINALE, C’È QUELLA SCENA NELLA QUALE DAMON DICE AD ELENA, “COME FACCIO A PREPARARMI A PASSARE 60 ANNI SENZA DI TE?” DETTO CIÒ, IL ROMANTICISMO NON POTRÀ PIÙ ESSERE UNA PARTE DELLA SUA STORIA IN QUESTO SHOW?
JP: C’è una Battuta nel copione dove Elena dice a Damon, “Voglio che tu sia felice”, ma c’era una battuta che diceva, “Hai aspettato Katherine [anche lei interpretata dalla Dobrev] e hai vissuto la tua vita, per cui non fermare la tua vita mentre aspetti me.” Ma l’abbiamo tagliata per questioni di tempo e perché si spingeva troppo oltre. Mettiamola così: Damon non si disinnamorerà nel futuro prossimo. Non guarderà di sbieco altre ragazze nel futuro prossimo. E penso che ci sarà da divertirsi con Damon, il vampiro più figo in città, che dice tipo, Donne, alla larga. Sono un uomo occupato. Penso che ci sarà da divertirsi con lui che sta alla larga dalle donne quanto ce ne sarà con lui che si concede alle donne. Penso che nel futuro onoreremo la loro promessa.
LOGICAMENTE, AVETE PAUL, IAN, CANDICE, KAT. AVETE… SUPPONGO CHE MATT DAVIS TORNERÀ… ANCHE SE, ASPETTA. SONO SUPER ARRABBIATO PER QUELLO CHE HAI FATTO A JO (JODI LYN O’KEEFE).
JP: Oh mio dio. Lo so, lo so. È il peggio. Eravamo tipo, questo è cattivo. Questo è terribile. Quando l’ho proposto a Matt Davis, lui era tipo, è così crudele. È terrificante. Il mio migliore amico era tipo, hai ucciso i suoi bambini?!?! È terribile e sappiamo quanto sia dura, ma doveva succedere… non ci sono dubbi su chi è il grande cattivo della serie alla fine di questo episodio.
OGNI STAGIONE LO SHOW INTRODUCE NUOVI PERSONAGGI, MA CREDI CHE INTRODURRETE NUOVI SERIES REGULAR PER RIEMPIRE IL POSTO LIBERO DELL’USCITA DI NINA?
JP: Abbiamo un casino di materiale con il quale lavorare. Abbiamo un gruppo davvero dotato. Ci sono ancora parecchie storie da raccontare su di loro. Abbiamo anche questi eretici sui quali abbiamo passato tutto questo tempo a scoprire quanto sono maligni. Ce ne sono una manciata, per cui quando torniamo la prossima stagione, non si saranno sparsi nel vento; rimangono insieme, e sono caotici, e sono cattivi, e sono esilaranti e perversi e portatori di caos e di guai e tutte quelle cose lì. In un certo senso mi ricordano un po’ la famiglia Original, proprio per il fatto che ciascuno ha la sua distinta personalità, ciascuno ha la sua propria capacità di essere una creatura assolutamente disgustosa, ma sono anche comprensibili in un modo interessante e affascinante. Sono portata a pensare che ogni spazio o bisogno di qualsiasi nuovo personaggio potrebbe essere riempito da loro – più che dal prendere un’altra ragazza carina con lunghi capelli castani.
QUINDI, VICTORIA JUSTICE NON APPARIRÀ NELLO SHOW A BREVE?
JP: (ride) Sì, molte persone me lo hanno twittato. “Nessuno se ne accorgerebbe!” Ma, tipo, credetemi, se ne accorgerebero.
POSSIAMO PENSARE CHE QUESTO SALTO TEMPORALE O QUALSIASI COSA FOSSE QUELLO CHE ABBIAMO VISTO ALLA FINE DEL FINALE SIA UNA CONSEGUENZA DEGLI ERETICI?
JP: Penso che sia una buona supposizione. È metaforicamente parlando, A che punto della loro vita si trovano tutti senza Elena Gilbert? E letteralmente, è, Cos’è successo a questa città nella sua assenza? Come abbiamo visto, gli eretici hanno fatto il loro ingresso alla fine dell’episodio, per cui se io dovessi scommettere sul perché Mystic Falls è tutto d’un tratto deserta, darei la colpa a loro.
QUEL SALTO TEMPORALE È IL PUNTO IN CUI INIZIERÀ LA SETTIMA STAGIONE, O È UN FLASH-FORWARD AL QUALE SI RITORNERÀ NEL CORSO DELLA SETTIMA STAGIONE?
JP: È un flash-forward che spiegheremo, al quale ritorneremo, e, anche, dal quale passeremo oltre. La prossima stagione gioca un po’ con i salti temporali. Ci divertiremo un po’ con il vivere nei flash-forward e anche nel presente.
PUOI DIRCI QUANTO IN LÀ NEL FUTURO CI HA PORTATO QUEL PARTICOLARE SALTO TEMPORALE?
JP: Um…no. Perché non l’abbiamo ancora scritto.
SI TRATTA DI ANNI O MESI?
JP: Non posso spiegare quel particolare flash-forward perché c’è un trucchetto collegato. Ma per il flash-forward della prossima stagione parliamo di almeno un paio di anni nel futuro.
IMMAGINO CHE QUESTO SIA IL BELLO DI AVERE UN CAST DI PERSONAGGI CHE NON DOVREBBERO INVECCHIARE.
JP: Sì, non si scherza.
COSA PENSI DELLE STORIE CHE AVETE COMINCIATO A PROGETTARE PER LA PROSSIMA STAGIONE?
JP: Ci piacciono. Non solo abbiamo delineato la prima metà della stagione, ma abbiamo anche una sorte di grande mitologia per l’intera stagione e un punto di lancio per l’ottava stagione. Avere già questo è davvero entusiasmante e ci permette di andare nelle nostre molto brevi vacanze con delle menti un po’ più chiare e dei cuori più leggeri. Penso che la bellezza di questo show sia il fatto che hai i fratelli Salvatore che sono così potenti, hai Caroline Forbes che è un personaggio epico, e Bonnie Bennett, e Alaric Saltzman, e Matt Donovan, ed Enzo… ha bisogno di un cognome, me ne sono appena resa conto. Ma ci sono molte storie da raccontare, molte dinamiche di relazioni da mostrare, e molti misteri da costruire.
Siamo molto emozionati per la stagione, e penso che gli attori in particolare siano eccitati per il fatto che sarà una stagione basata sulla tensione, sulla suspense, su qualche dramma da vampiri, un po’ di folklore, del mistero, e non solo costruita attorno ad un triangolo amoroso. Quello sì che ha cominciato a diventare mal visto dagli attori e dagli autori. Puoi andare avanti a scriverlo per un certo periodo di tempo prima che cominci a sembrarti che sia un po’ superato. Potendo scegliere, sono sicura che tutti preferiremmo avere ancora Nina nello show, ma se c’è un lato positivo in tutto ciò, è la libertà di allontanarci un po’ da quel paradigma e spalancare un po’ le nostre ali.
AVETE GIÀ COMINCIATO A PIANIFICARE LA FINE DI THE VAMPIRE DIARIES, O STATE SPERANDO CHE CI SIA UNA DECIMA STAGIONE E UN’UNDICESIMA E COSÌ VIA?
JP: Penso che questa sia una domanda pesante perché ci sono così tante cose connesse. Ho sempre detto che finché ci sono delle storie valide da raccontare, questo show può andare avanti perché le persone amano questi personaggi e amano le storie e abbiamo una grande troupe-famiglia che ama il suo lavoro. Fino a quando continua ad apparire fresco e non come un peso o uno sforzo, non c’è ragione per non continuare.
Ci sono certamente molti fan che direbbero che ci sono un milione di motivi per cui non continuare ora che Elena se n’è andata, ma quella è la loro opinione, e la mia è diversa. Se le persone smettono di guardare perché non li piace lo show senza Elena, o non li piace senza un altro personaggio che potrebbe eventualmente andarsene, allora tutti quanti rivaluteremo la situazione, perché nemmeno io voglio uscire di scena zoppicando. Tutti quanti diranno la loro sui punti di forza creativi dello show andando avanti, ma fino a quando ci sembrerà che quello che stiamo facendo è bello e i nostri boss pensano che stiamo facendo un buon lavoro e il feedback che ci arriva dai fan è positivo, allora non c’è ragione di smettere di fare un buon lavoro.
Questa intervista è stata revisionata e condensata.
FONTE-->http://www.moonlightitalia.com/vampirediaries/
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